MEDS-04/A – Anatomia Patologica
Referenti: prof.ssa Francesca Sanguedolce, prof. Giuseppe Pannone
- Identificazione di marcatori tessutali diagnostici e prognostico-predittivi nelle neoplasie genito-urinarie
La linea di ricerca si focalizza sull'individuazione di biomarcatori utili per la diagnosi e la gestione clinica dei tumori genitourinari, in particolare della prostata e della vescica, a partire da campioni tessutali. Utilizzando tecniche avanzate come l'immunoistochimica e l'ibridazione in situ, lo studio analizza numerose molecole, tra cui componenti del ciclo cellulare, HER2, il sistema di mismatch repair e PD-L1. Questi marcatori possono avere valore diagnostico e prognostico, oltre ad essere utili come predittori della risposta a specifiche terapie. L'obiettivo principale è migliorare l'accuratezza diagnostica e identificare potenziali bersagli terapeutici, contribuendo così a personalizzare i trattamenti per i pazienti affetti da neoplasie genito-urinarie e migliorare i loro esiti clinici. - Relazione tra infiammazione e carcinoma della prostata
La linea di ricerca esplora il ruolo dell'infiammazione nel microambiente tumorale e la sua interazione con lo sviluppo del carcinoma prostatico. L'infiammazione è facilmente valutabile al microscopio ottico nella routine diagnostica, offrendo una possibilità concreta per studiarne l'impatto sul tumore. Nel corso degli anni è stato sviluppato un sistema affidabile e riproducibile per il grading dell'infiammazione, applicabile nella pratica clinica, con potenziali implicazioni prognostiche, che attualmente è in fase di validazione. Questo approccio mira a migliorare la comprensione dell'eziologia e della progressione del carcinoma prostatico, e contemporaneamente ad inserire uno score infiammatorio tra i parametri valutabili nella classificazione del rischio del singolo paziente. Nella fase attuale si sta procedendo ad uno studio capillare della cellularità implicata nell’infiammazione attraverso i marcatori espressi dalle singole popolazioni cellulari. - Applicazione di tecnologie multi-omiche allo studio dello sviluppo e progressione delle patologie ematologiche
La linea di ricerca si concentra sull'identificazione e la caratterizzazione di marcatori molecolari che influenzano l'insorgenza e la progressione delle malattie ematologiche. Questo progetto, condotto in collaborazione con vari centri di ricerca nazionali, utilizza tecnologie avanzate multi-omiche e funzionali con l’obiettivo finale di integrare dati morfologici, immunofenotipici, molecolari e clinici. Lo studio integrato consente ottenere una visione complessiva dei meccanismi alla base delle patologie ematologiche, migliorando così la diagnosi, la prognosi e le strategie terapeutiche. L'approccio multidisciplinare può fornire al clinico ulteriori strumenti per la gestione del paziente affetto da patologie ematologiche. - Identificazione di marcatori nei tumori solidi mediante l’utilizzo di multiple piattaforme con analisi in vivo ed in vitro
Nell’ambito della collaborazione con vari centri di ricerca nazionali ed internazionali, ed attraverso l’applicazione e l’integrazione di più piattaforme e di studi in vivo ed in vitro, sono stati studiati nuovi, potenziali marcatori in grado di fornirci dati essenziali circa la tumorigenesi. Finora tali studi hanno consentito di analizzare nel dettaglio la cancerogenesi renale e mammaria, generando in quest’ultimo caso anche informazioni fondamentali sulla potenziale risposta terapeutica delle cellule tumorali a terapie antimetaboliche. I dati istopatologici sono stati ottenuti utilizzando metodiche innovative di digitalizzazione dei preparati ed analisi di immagine. Il fine ultimo di tale linea di ricerca è l’individuazione di marcatori analizzabili su campioni tessutali mediante la metodica immunoistochimica, il che ne permette l’applicazione routinaria nella pratica clinica.
BIOS-12/A – Anatomia Umana
Referenti: prof.ssa Chiara Porro, prof.ssa Teresa Trotta, prof.ssa Angela Bruna Maffione
- Ruolo della microglia nella fisiopatologia del sistema nervoso centrale
Lo studio viene effettuato attraverso indagini morfologiche, immunologiche e biochimiche in modelli cellulari e murini, in condizioni normali o valutando lazione di molecole bioattive come Curcumina, Resveratrolo, Acido Folico, Quercitina, e di vitamine come la Vitamina E, Vitamina D, Vitamina C. - Studio del ruolo neuro protettivo o neurotossico delle vescicole extracellulari in relazione al loro contenuto
Lo studio viene effettuato attraverso indagini morfologiche, immunologiche e biochimiche in modelli cellulari come la microglia e macrofagi derivanti da sangue periferico. - Ruolo dell’esercizio fisico nell’active aging
Lo studio viene effettuato valutando marker antinfiammatori e antiossidanti prodotti a seguito dell’esercizio fisico. - Ruolo della dieta chetogenica nella modulazione del sistema nervoso autonomo
Lo studio viene effettuato attraverso indagini immunologiche e biochimiche in soggetti obesi. - Studio degli effetti dei prodotti nutraceutici sulla microglia
Le cellule della microglia rappresentano la prima linea di difesa immunitaria nel cervello. In condizioni omeostatiche, la microglia è coinvolta in diversi processi cellulari come l'angiogenesi cerebrale, la potatura sinaptica, l'oligodendrogenesi e la fagocitosi cellulare apoptotica, mantenendo l'omeostasi cerebrale. A seguito di cambiamenti nel microambiente, la microglia si attiva e avvia una risposta infiammatoria per risolvere le infezioni e riparare i danni ai tessuti. L'attivazione prolungata ed eccessiva della microglia promuove il rilascio di citochine pro-infiammatorie e fattori neurotossici, che accelerano la neuroinfiammazione e sono fondamentali nella patogenesi di diverse malattie neurodegenerative.
Lo studio di prodotti nutraceutici in grado di controllare l'attivazione della microglia riveste particolare importanza per le malattie mediate dalla neuroinfiammazione. - Studio delle basi molecolari dell'Angioedema ereditario
- Regolazione dello stress ossidativo nella patogenesi della psicosi: dai modelli animali alla patologia umana
- Studio delle basi molecolari nella patogenesi dell’IR e dell’aterosclerosi
BIOS-07/A - Biochimica
Referenti: prof. Nazzareno Capitanio, prof.ssa Claudia Piccoli, prof.ssa Rosella Scrima, dott. Onofrio Laselva
- Interazioni tra ritmi biologici e metabolismo energetico
La linea di ricerca studia come i ritmi circadiani regolano e influenzano i processi metabolici cellulari ed energetici. L'obiettivo è comprendere come l'orologio biologico interno sincronizzi le funzioni metaboliche, come il consumo di energia, l'accumulo di nutrienti e l'ossidazione dei substrati, con i cicli di attività e riposo. Questa ricerca esplora anche come eventuali disallineamenti nei ritmi circadiani possano contribuire a disturbi metabolici come obesità e diabete e patologie oncologiche e neurodegenerative. - Controllo ossidoriduttivo della biologia delle cellule staminali
La linea di ricerca si concentra sul ruolo del bilancio redox nel mantenimento, nella differenziazione e nell'autorinnovamento delle cellule staminali. Studia come gli equilibri tra specie reattive dell'ossigeno (ROS) e i meccanismi antiossidanti influenzano il destino delle cellule staminali, la loro capacità rigenerativa e la risposta a stress ossidativi. Alterazioni in questo equilibrio possono influenzare la funzionalità delle cellule staminali, con implicazioni per lo sviluppo di terapie rigenerative e il trattamento di malattie degenerative.
BIOS-09/A - Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica
Referenti: prof. Gaetano Corso, prof.ssa Carmela Paolillo
- Sviluppo e validazione di test diagnostici di biochimici (Metabolomica, Lipidomica e Proteomica) nel campo della Medicina Personalizzata e applicazioni in campo clinico (diagnosi, prevenzione e prognosi
Sviluppo e la validazione di test diagnostici avanzati basati sull’analisi di profili multiparametrici (metabolomica, lipidomica e peptidomica), condotte principalmente mediante cromatografia liquida (UHPLC e LC) accoppiata alla spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS). Queste tecnologie consentono di profilare amminoacidi, lipidi e metaboliti, offrendo un quadro dettagliato dello stato biochimico dei pazienti. Oltre alla diagnosi, prevenzione e prognosi delle malattie, la ricerca include lo studio della metabolizzazione e cinetica dei farmaci, ed hanno altresì lo scopo di migliorare la personalizzazione dei trattamenti farmacologici e ottimizzare i risultati clinico-terapeutici. - Ricerca e studio di nuovi biomarcatori molecolari e biochimci in fluidi biologici, cellule e tessuti per applicazioni nella Medicina Traslazionale e Personalizzata
Ricerca di nuovi biomarcatori presenti in fluidi biologici, cellule e tessuti per lo studio delle malattie neurodegenerative e cardiovascolari. L'obiettivo è sviluppare strumenti diagnostici e predittivi che possano essere applicati nella medicina traslazionale, preventiva e personalizzata delle malattie prese in esame. Questi biomarcatori offrono una chiave per migliorare la comprensione delle malattie, facilitare la diagnosi precocie e personalizzare i trattamenti terapeutici, contribuendo all'evoluzione delle cure mediche in modo mirato e preciso. - Sviluppo e validazione di test diagnostici di biologia molecolare clinica (Genomica, Trascriptomica e Proteomica) nel campo della Medicina Personalizzata e applicazioni in campo clinico (diagnosi, prevenzione e prognosi)
Questa linea di ricerca si occupa dello sviluppo e della validazione di test diagnostici avanzati utilizzando tecnologie di ultima generazione, come il sequenziamento di nuova generazione (NGS), per analizzare profili genomici, trascrittomici e proteomici. L'obiettivo principale è migliorare la diagnosi, la prevenzione e la prognosi delle malattie attraverso approcci personalizzati. Oltre ai profili molecolari, viene studiato anche il rischio associato a patologie correlate allo stato del microbioma, offrendo una visione integrata del paziente per ottimizzare le strategie terapeutiche in campo clinico.
BIOS-10/A – Biologia Cellulare e Applicata
Referenti: prof.ssa Daniela Fiocco, prof.ssa Domenica Mangieri
- Interazione tra microrganismi probiotici ed ospite
Sviluppo di sistemi in vitro che simulano le condizioni del tratto gastrointestinale umano per studiare sopravvivenza e risposta molecolare di microorganismi probiotici. Screening di potenziali probiotici. Valutazione di proprietà probiotiche: antagonismo verso patogeni, capacità colonizzante, di immunomodulazione e rafforzamento della barriera formata dalla mucosa intestinale. Ricerca di molecole e/o geni microbici connessi alla probiosi. Prebiotici e postbiotici. Asse microbiota intestinale-cervello: influenza di postbiotici sul sistema nervoso. - Meccanismi di risposta agli stress e small heat shock proteins (sHSP) in un probiotico modello
Identificazione e caratterizzazione di geni e proteine coinvolti nella regolazione e nella tolleranza a diverse forme di stress. Knock out genico e espressione eterologa per studi mirati a definire il ruolo delle small heat shock protein (sHSP) di Lactiplantibacillus plantarum. - Studio dell’attività chemio-preventiva di fitochimici attivi
I fitochimici sono un gruppo eterogeneo di composti presenti nelle piante alle quali conferiscono colore, sapore e profumo. Tali composti sono noti per i numerosi effetti benefici sulla salute umana. Accanto all’azione antiossidante, stimolano il sistema immunitario e mostrano attività antibatterica e antivirale. Numerose evidenze scientifiche, inoltre, sostengono che molti prodotti fitochimici sono in grado contrastare l’insorgenza e la progressione dei tumori. In tale contesto, l’obiettivo di questa ricerca è esplorare i meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nell’attività chemio-preventiva e anti-metastatica di questi composti. - Analisi del ruolo di LASP1 nell’invasione e nella progressione tumorale
La propensione delle cellule maligne a invadere il tessuto circostante, infiltrarsi nel circuito sanguigno e formare metastasi è favorita dal processo di transizione epitelio-mesenchimale. Tale fenomeno implica il rimodellamento dell’architettura del citoscheletro con coinvolgimento delle sue componenti proteiche. Dati scientifici dimostrano che LASP1, una delle proteine del che lega i filamenti di actina durante la riorganizzazione del citoscheletro, è espressa a livelli elevati nei tumori con pronunciato potenziale invasivo. È stato dimostrato, inoltre, che LASP1 è in grado di migrare nel nucleo delle cellule cancerose dove è plausibile che agisca come fattore di trascrizione di oncogeni. La linea di ricerca mira a valutare se l’ubicazione di LASP1 (citoplasma vs nucleo) e i suoi livelli di espressione correlano con l’espressione di tipici marcatori metastatici: metalloproteasi della matrice extracellulare e fattori pro-angiogenici. L’obiettivo finale di questa ricerca punta a delineare strategie terapeutiche anti-cancro mirate e alternative a quelle già disponibili. - Elaborazione e validazione preclinica di strategie terapeutiche anti-angiogeniche nel contesto tumorale
L'angiogenesi consiste nella formazione dinamica di nuovi vasi sanguigni a partire da un sistema vascolare pre-esistente. Tale processo avviene fisiologicamente durante lo sviluppo dell’organismo; diventa aberrante quando facilita la progressione di patologie. La progressione tumorale e la formazione di metastasi sono, infatti, favoriti dall’angiogenesi. Con l’obiettivo di contrastare il cancro, lo studio si propone di acquisire le conoscenze biologiche necessarie per l’elaborazione e la validazione in vitro e in vivo di strategie anti-angiogeniche innovative.
BIOS-08/A - Biologia molecolare
Referente: prof. Mario Amendola
- Genome editing approaches for beta-hemoglobinopathies
Beta-thalassemias and sickle cell disease (SCD) are caused by mutations in the beta-globin
gene (HBB) that result in defective synthesis (beta-thalassemias) or production of an abnormal variant (SCD) of hemoglobin. The clinical severity of beta-hemoglobinopathies is alleviated by the co-inheritance of mutations causing expression of fetal gamma-globin in adult life, a condition termed hereditary persistence of fetal hemoglobin (HPFH). The standard of care is allogeneic transplantation of hematopoietic stem cells (HSCs), but it is severely limited by conditioning toxicity and availability of compatible donors. Transplantation of autologous, genetically modified hematopoietic stem/progenitor cells (HSPCs) is an attractive therapeutic option. Lentiviral vector(LV)-mediated addition of a functional ß-globin gene is an effective strategy; however, the insertional mutagenesis risk still remains a major hurdle. Therefore, we plan to take advantage of genome editing approaches based on the use of site-specific nucleases or, more recently, base editors (BE) to either correct the single point mutation causing SCD or reactivate fetal gamma-globin expression by mimicking HPFH mutations. We also aim to evaluate the impact of established genome editing approaches on HSPC properties and genome integrity. This study will lay the foundation of an improved gene therapy strategy to treat beta-hemoglobinopathies. - Gene therapy for lysosomal acid lipase deficiency
Lysosomal acid lipase deficiency (LAL-D) is a rare autosomal recessive lysosomal storage
disorder caused by mutations in the LIPA gene. In healthy lysosomes, LAL is the sole enzyme responsible for the hydrolysis of cholesterol esters and triglycerides into free cholesterol and fatty acids respectively, necessary for energy production, membrane formation and biosynthesis of cholesterol-derived compounds. In LAL-D patients, cholesterol esters and triglycerides accumulate in tissues and organs, especially in liver, spleen, and small intestine, resulting in multi-organ failure. As a consequence, LAL-D patients suffer from hepatosplenomegaly, elevated circulating alanine (ALT) and aspartate (AST) transaminases due to liver damage and hyperlipidemia with elevated low-density (LDL) and reduced high-density lipoprotein (HDL). Several therapeutic strategies have been attempted, including hematopoietic stem cells (HSC) and liver transplantation from healthy donors, but they were not effective in preventing disease progression and are limited by high procedure morbidity and HLA matched donor availability. Nowadays, enzyme replacement therapy (ERT) with weekly intravenous administrations of recombinant LAL enzyme Sebelipase is the standard care for LAL-D. However, it is associated with the development of antibodies against the recombinant enzyme in a fraction of treated patients, it remains very costly, and its long-term efficacy is still under evaluation. We have generated and characterized a novel Lipa-/- mouse model and are developing several curative gene therapy treatments. One strategy consists in the in vivo administration of recombinant (r)AAV8 vector
encoding the human LIPA transgene under the control of a hepatocyte-specific promoter. The second approach is an hematopoietic stem cell (HSC) based gene therapy consisting in the delivery of the human LIPA in HSC via the use of lentiviral vectors. This study will be instrumental to find a gene therapy strategy to treat LAL-D as well as additional lysosomal storage disorders.
CHEM-01/A – Chimica analitica
Referente: prof.ssa Carmen Palermo
- Studi di volatolomica mediante sviluppo di metodi di analisi ed approcci chemiometrici per il monitoraggio di composti volatili in campo alimentare, ambientale e sanitario
La tematica affronta lo studio sistematico della componente organica volatile (COV) in campioni alimentari, ambientali e sanitari, al fine di ottenere una caratterizzazione puntuale dei sistemi investigati, ad esempio in termini di identificazione di potenziali biomarcatori. Per raggiungere gli obiettivi sono sviluppate ed ottimizzate nuove metodologie analitiche di determinazione dei COV nei campioni reali, basate sulla GC-MS accoppiata a sistemi di campionamento dei COV, quali fibre per la microestrazione in fase solida (SPME) e termodesorbitori (TD) di nuova generazione. Sono anche impiegati approcci chemiometrici di tipo multivariato (Design of Experiment, DoE; Principle Component Analysis, PCA; Partial Least Square, PLS), sia per ottimizzare le metodiche analitiche, sia per valutare la componente volatile dei vari campioni, al fine di individuare differenze statisticamente significative e potenziali biomarcatori. - Sviluppo, ottimizzazione e validazione di metodi analitici per la tracciabilità e monitoraggio della qualità e sicurezza delle derrate alimentari
La tematica di ricerca è incentrata sullo sviluppo di nuovi metodi sia di estrazione/purificazione, sia di separazione e rivelazione degli analiti di interesse (sostanze nutraceutiche e contaminanti) da matrici agro-alimentari. Tra le tecniche di estrazione/purificazione saranno anche valutate le potenzialità di quelle emergenti basate su MEPS (microestrazione ad adsorbente impaccato) e NADES (solventi eutettici naturali), mentre le tecniche di separazione e rivelazione che saranno oggetto di studio, prevedranno l’accoppiamento della cromatografia liquida a rivelatori elettrochimici (conduttometrici ed amperometrici) e spettrofotometrici (UV-vis e fluorescenza). A supporto della tematica sono utilizzati anche approcci statistici tradizionali e multivariati, per l’ottimizzazione dei metodi analitici sviluppati, per la loro validazione e per il trattamento dei dati. - Sviluppo ed ottimizzazione di biosensori amperometrici e loro applicazione in campo alimentare, clinico ed ambientale
La tematica di ricerca è finalizzata alla realizzazione di biosensori amperometrici basati su biocomponenti (es. enzimi) immobilizzati su superfici elettrodiche, impiegate poi come elettrodi modificati per la rivelazione sensibile, selettiva e stabile di analiti di interesse alimentare, clinico ed ambientale. Nella realizzazione dei biosensori sono curati gli aspetti fondamentali riguardanti la risoluzione delle principali problematiche: immobilizzazione efficace del biocomponente ed eliminazione degli interferenti. Allo scopo sono utilizzati ed ottimizzati i metodi basati sull’impiego di membrane polimeriche elettrosintetizzate, in combinazione con la co-reticolazione di BSA e glutaraldeide ed i mediatori artificiali. Le prestazioni e potenzialità dei biosensori sono valutate mediante l’analisi di campioni reali di matrici complesse.
CHEM-03/A – Chimica Generale e inorganica
Referente: dott. Gianluca D'abrosca
- Applicazione della Risonanza Magnetica Nucleare nella caratterizzazione delle vescicole esosomiali
L’attività di ricerca del progetto è rivolta alla caratterizzazione chimico-fisica delle vescicole extracellulari, con particolare attenzione agli esosomi. Questi ultimi, oltre ad essere considerati promettenti sistemi di veicolazione di farmaci, si sono dimostrati particolarmente utili anche per l’identificazione di patologie tumorali. Tuttavia, a causa delle dimensioni e della natura chimico-fisica di queste nanoparticelle, lo studio delle loro proprietà e l’identificazione e la caratterizzazione delle loro diverse possibili sottopopolazioni rimane un campo di ricerca molto complesso. Allo stato attuale, le tecniche d’elezione per la caratterizzazione degli esosomi risultano essere la TEM (Transmission Electron Microscopy) e la NTA (Nanoparticle Tracking Analysis). Obiettivo della ricerca è il perfezionamento di metodologie alternative, come la Risonanza Magnetica Nucleare (NMR), per la caratterizzazione di queste nanoparticelle. In particolare, oggetto della ricerca è la possibile applicazione di esperimenti di Diffusion-Ordered SpectroscopY (DOSY) per l'identificazione e la caratterizzazione di diversi tipi di esosomi. - Analisi metabolomica via NMR della relazione tra cancro alla vescica e Covid-19
L'impatto del COVID-19 sul metabolismo delle cellule tumorali è un'area di ricerca scientifica complessa e in continua evoluzione. Numerosi fattori, tra i quali quelli legati alle risposte infiammatorie e immunitarie, accomunano la COVID-19 e il metabolismo del cancro e potenzialmente influenzano la progressione di entrambe le malattie. La medicina personalizzata, in particolare nel cancro alla vescica, ha beneficiato delle tecnologie omiche, identificando biomarcatori per interventi personalizzati. Tuttavia, l'influenza del COVID-19 sull’espressione e l’identificazione di questi marcatori rimane inesplorata. In questo contesto, il progetto di ricerca mira a esplorare il potenziale dell'analisi metabolomica tramite Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) per migliorare la diagnosi del cancro alla vescica nei pazienti COVID-19. Gli obiettivi includono l'identificazione di biomarcatori metabolomici, la valutazione dei cambiamenti metabolici nei pazienti COVID-19 con cancro alla vescica ed il possibile aggiornamento dei database metabolomici.
MEDS-14/A - Chirurgia plastica
Referenti: prof. Aurelio Portincasa, prof. Domenico Parisi
- Neuroinfiammazione, metainfiammazione e riparazione cutanea nella popolazione obesa: nuovi biomarcatori e trattamenti innovativi per il morbo di Alzheimer
La malattia di Alzheimer (AD) è una malattia neurodegenerativa progressiva considerata la forma più frequente di demenza negli anziani. L'aumento della vita media della popolazione fa prevedere un aumento dell'incidenza di questa malattia, pertanto l'identificazione dei fattori di rischio sia genetici che ambientali, nonché la loro interazione, rappresenta un utile strumento per controbilanciare l'impatto di questa malattia a livello sanitario e sociale. L'alterazione dell'omeostasi dell'amiloide β (Aβ) è considerata una delle principali caratteristiche neuropatologiche dell'AD assieme all’instaurarsi di processi infiammatori a livello centrale e periferico. Diverse patologie della pelle, come ad esempio pemfigoide bolloso, psoriasi, neoplasie e amiloidosi cutanea, sono state associate alla malattia di Alzheimer. Alcune evidenze sperimentali indicano, inoltre, che Aβ si depositi anche in tessuti non cerebrali tra cui la pelle. Tuttavia, rimane da chiarire se esista un legame patogenetico tra i depositi cutanei di amiloide, la riparazione tissutale e i processi neurodegenerativi e se si possano definire biomarcatori prognostici. Anche l'obesità così come il consumo eccessivo di grassi saturi rappresentano un importante fattore predisponente all'insorgenza e alla cattiva prognosi di queste malattie dermatologiche e neurologiche. Studiare nell’uomo i meccanismi molecolari che sottendono il possibile ruolo dell’asse pelle-cervello risulta complesso e spesso eticamente non realizzabile. Di conseguenza l’uso di modelli animali rappresenta una valida alternativa. Al fine di mettere in relazione i dati ottenuti dalla sperimentazione preclinica con la pratica clinica, avvalorando così la rilevanza prognostica dei risultati utili a trasferire nella real life del management clinico delle malattie associate alla longevità, i biomarcatori identificati nel modello animale saranno valutati in campioni biologici di pazienti anziani obesi con alterazioni dei processi di riparazione cutanea. D’altro canto diverse evidenze indicano che la supplementazione con probiotici potrebbe rappresentare una promettente strategia preventiva sia per la neurodegenerazione che per l’obesità e le sue comorbidità. Alterazioni nella comunicazione bidirezionale tra il microbiota intestinale e il sistema nervoso centrale, il cosiddetto "asse intestino-microbiotacervello", sono stati associati allo sviluppo di malattie neurologiche nonché delle patologie associate all’obesità. Pertanto, nella seconda fase del presente progetto saranno somministrati probiotici nel modello murino sopra descritto, sia in combinazione con la HFD che singolarmente (indicare quando rispetto alla dieta e alla somministrazione di beta amiloide). Gli effetti di tale trattamento saranno valutati da un punto di vista comportamentale e biomolecolare sui marcatori che risulteranno predittivi nell’uomo. Questa seconda fase della ricerca getterà le basi per un successivo trial clinico mirato a valutare il profilo di efficacia e sicurezza di tali potenziali integratori nei pazienti anziani, obesi e con alterazione dei processi di riparazione tissutale. - Cancers of the skin and mucous membranes in HIV-infected patients
Nonostante i recenti miglioramenti nella gestione clinica delle persone che vivono con il virus dell'immunodeficienza (PLWH), i tumori rappresentano ancora un problema serio. Mentre è già noto che le PLWH sono a maggior rischio di carcinoma a cellule squamose dell'ano, della vulva, del pene e della regione testa-collo, i dati sul rischio di tumori cutanei e mucosi in sedi diverse da quelle anogenitali/orofaringee sono contrastanti. Questo studio si propone di valutare l'incidenza e il tipo di tumori cutanei e delle mucose visibili in una popolazione di PLWH rispetto alla popolazione generale. - Effects of peripheral blood mononuclear cells, alone or in combination with acellular dermal matrices, in diabetic patients with non healing chronic wounds
Il diabete è una malattia metabolica che colpisce 537 milioni di adulti con costi e morbilità elevati a livello globale. Le attuali terapie per le ferite diabetiche croniche che non guariscono sono ancora lontane dalla soluzione ottimale. Un'ampia ricerca cerca di migliorare il ruolo delle popolazioni di cellule infiammatorie all'interno della ferita. I monociti/macrofagi sembrano svolgere un ruolo critico. Alcuni studi hanno dimostrato che il controllo dell'infiammazione è fondamentale nelle terapie rigenerative: per essere efficaci, le terapie rigenerative devono bloccare e controllare l'infiammazione per consentire la rigenerazione dei tessuti da parte delle cellule staminali residenti. Recenti lavori suggeriscono che una strategia rigenerativa innovativa potrebbe essere quella di polarizzare i macrofagi dallo stato infiammatorio M1 allo stato antinfiammatorio M2, utilizzando cellule immunitarie. La terapia cellulare autologa, in particolare le cellule mononucleate del sangue periferico (PBMNC), a base di monociti/macrofagi e linfociti, rappresenta una strategia interessante per il trattamento di pazienti con arti critici non operabili e di pazienti con piede diabetico. Inoltre, i sostituti dermici completamente acellulari sono utilizzati nel trattamento delle ulcere diabetiche grazie all'elevato profilo di sicurezza e ai risultati positivi riportati in letteratura. Gli scaffold e i sostituti tissutali ideali, comprese le matrici cutanee, dovrebbero essere non immunogenici, rigenerativi, protettivi, durevoli e biocompatibili. Sulla base dell'approccio innovativo incentrato sui macrofagi, dovrebbero anche avere una buona capacità di indurre la polarizzazione M2. L'eventuale aggiunta di altre sostanze può influenzare l'ambiente della ferita e il risultato clinico. Lo scopo di questo studio è analizzare gli effetti delle cellule mononucleari del sangue periferico, da sole o in combinazione con matrici dermiche acellulari, in pazienti diabetici con ferite croniche non guaribili. Ci aspettiamo una riduzione delle dimensioni delle ferite, del dolore e del numero di amputazioni, con conseguente miglioramento della qualità di vita. In una seconda fase, estenderemo i criteri di inclusione alle ferite cutanee non cicatrizzanti legate alla pressione (soprattutto nei pazienti anziani), alle malattie vascolari periferiche, alle infezioni, ai traumi, alle condizioni neurologiche e immunologiche. - Study of the role of Adipose-Derived Mesenchymal Stromal Cells (ADMSC) seeding on acellular dermal matrices in skin regeneration: effects on keratinocytes
Le cellule mesenchimali stromali di derivazione adiposa (ADSC) rappresentano uno strumento interessante nello scenario della guarigione delle ferite. Infatti, recentemente sono stati compiuti progressi significativi nella loro applicazione nella ricostruzione dei tessuti molli e nella guarigione delle ferite cutanee. Diversi lavori recenti hanno dimostrato che le ADSC possono avere un'azione stimolante sui cheratinociti mediata dalla secrezione di fattori solubili. D'altra parte, i sostituti dermici completamente acellulari sono utilizzati nel trattamento delle ferite grazie all'elevato profilo di sicurezza e ai risultati positivi, come ampiamente riportato in letteratura. L'ingegneria tissutale, nota anche come “medicina rigenerativa”, comporta una moderna chirurgia ricostruttiva, che offre una ricostruzione simile a quella del paziente senza morbilità del sito di donazione o immunosoppressione, combinando la terapia con cellule staminali autologhe con scaffold 3D fatti di biomateriali biologici o sintetici e fattori di crescita per soluzioni rigenerative personalizzate. Lo scopo del presente studio è valutare come le ADSC guidino la riepitelizzazione della ferita in vitro in presenza di cheratinociti seminati su una matrice dermica indotta da ADSC. I campioni di tessuto adiposo sottocutaneo saranno raccolti da pazienti sottoposti a liposuzione. In linea con i protocolli precedentemente pubblicati, questi campioni di tessuto adiposo saranno sottoposti a trattamenti di estrazione cellulare (digestione enzimatica e/o meccanica) per ottenere la frazione vascolare stromale (SVF), arricchita in ADSC. Le ADSC ottenute in SVF saranno seminate su matrici dermiche acellulari (ADM) insieme a cheratinociti (linea HUKE). In particolare, si prevede di confrontare tra loro tre diversi tipi di ADM, valutando il diverso apporto cellulare (incorporazione delle cellule nello scaffold), la produzione di matrice extracellulare e la proliferazione dei cheratinociti. Per analizzare la sopravvivenza e la proliferazione delle cellule SVF saranno utilizzati metodi basati sulla fluorescenza. La colorazione convenzionale con ematossilina-eosina e l'immunoistochimica saranno eseguite in diversi momenti per mostrare la percentuale di copertura della matrice indotta dalle ADSC e la proliferazione dei cheratinociti. In conclusione, cerchiamo di dimostrare se le ADSC non solo stimolano la rigenerazione dermica attraverso la deposizione di collagene, ma promuovono anche la riepitelizzazione, stimolando la proliferazione dei cheratinociti. I risultati, inoltre, saranno utili per capire quale tipo di matrice dermica sarà più adatta all'integrazione e alla proliferazione cellulare e utile nella pratica clinica per il trattamento di ferite difficili.
MEDS-22/A – Diagnostica per immagini e radioterapia
Referenti: prof. Giuseppe Guglielmi, dott.ssa Daniela Berritto
- OCAX -Oral CAncer eXplained by DL-enhanced case-based classification
Il carcinoma orale a cellule squamose (OSCC) è caratterizzato da una significativa mortalità e morbilità per la sua diagnosi tardiva e per l'impatto delle terapie sulla qualità di vita del paziente. Il workup di routine per la diagnosi e la gestione dell'OSCC comprende esami, biopsia e diagnostica per immagini. I dentisti svolgono un ruolo importante nella diagnosi precoce attraverso esami orali periodici, semplificati dalla disponibilità di fotocamere intelligenti integrate per la diagnosi orale e a distanza. La radiomica è fondamentale per estrarre caratteristiche quantitative, analizzarle e correlarle con le caratteristiche cliniche.Il progetto mira a creare una sinergia tra l’uso dell’intelligenza artificiale e il personale medico nella diagnosi e screening del carcinoma orale a cellule squamose, attraverso lo sviluppo di un sistema di Deep Learning (DL).
BIOS-11/A – Farmacologia
Referenti: prof.ssa Luigia Trabace, prof.ssa Maria Grazia Morgese, prof.ssa Stefania Schiavone, prof. Paolo Tucci
- Identificazione di nuovi target farmacologici per il trattamento delle patologie psichiatriche indotte dall’esposizione allo stress cronico
Questa linea di ricerca preclinica è focalizzata sullo studio di nuovi meccanismi che sottendono l’insorgenza e la progressione di alterazioni comportamentali, neurochimiche, metaboliche, neuroendocrine e biomolecolari in modelli animali di patologie psichiatriche indotte dall’esposizione allo stress cronico, in particolare nelle fasi precoci della vita, al fine di identificare possibili biomarcatori e nuovi target farmacologici per il loro trattamento, con un approccio traslazionale verso la patologia umana. - Studio della tossicità, degli effetti psicotropi e delle conseguenze psicopatologiche correlati all’uso di sostanze psicoattive
Questa linea di ricerca clinica è focalizzata sullo studio delle caratteristiche tossicologiche delle sostanze d’abuso, in particolare delle nuove sostanze psicoattive (NPS), dei loro effetti psicotropi e delle alterazioni psicopatologiche da esse indotte nell’uomo, a breve e a lungo termine, anche in una prospettiva di prevenzione e riduzione del rischio. - Valutazione degli effetti delle diete arricchite o impoverite in acidi grassi polinsaturi sullo sviluppo di patologie neuropsichiatriche
Questa linea di ricerca preclinica è focalizzata sullo studio degli effetti della deplezione e della supplementazione di acidi grassi polinsaturi della famiglia omega- 3 ed omega-6 in modelli murini e delle alterazioni comportamentali e neurobiologiche sottese da tali trattamenti. In particolare, si valuta il rischio di sviluppare patologie depressive- e anxiety-like negli animali e si correlano tali outcomes comportamentali a biomarcatori centrali e periferici. - Valutazione degli effetti delle diete obesogene sullo sviluppo di patologie neurologiche e relative comorbidità neuropsichiatriche
Questa linea di ricerca preclinica è focalizzata sullo studio degli effetti dell’esposizione cronica a diete ricche in acidi grassi saturi in periodo perinatale, adolescenziale ed in età adulta sul rischio di sviluppare alterazioni comportamentali riconducibili a declino cognitivo e patologie depressive e anxiety-like nei modelli murini. In particolare, si valuta come gli acidi grassi saturi possano causare alterazioni nel metabolismo della proteina beta amiloide e di biomarcatori centrali e periferici (inclusa cute e rischio di ferite). - Identificazione di nuovi approcci farmacologici per il trattamento dei disordini dello spettro autistico
Questa linea di ricerca comprende sia un approccio preclinico che una prospettiva clinica ed è focalizzata sullo studio dei possibili meccanismi patogenetici che sottendono i sintomi tipici dei Disordini dello Spettro Autistico, mediante l’utilizzo di modelli animali e di campioni biologici di pazienti (in collaborazione con l’Unità di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Riuniti di Foggia), al fine di identificare nuovi target farmacologici e conseguenti approcci terapeutici mirati. - Farmacologia di genere
Questa linea di ricerca è trasversale a tutti gli studi preclinici in cui il gruppo è coinvolto consentendo, quindi, di valutare come il sesso/genere impatti sugli outcomes sia di tipo comportamentale che neurobiologico valutati nei progetti di ricerca sopra descritti. Inoltre, in collaborazione con la prof.ssa Amelia Filippelli, si valuta il ruolo del genere, dei polimorfismi genetici e delle interazioni farmaco-farmaco nella previsione delle reazioni avverse ai farmaci nei pazienti anziani con comorbilità con insufficienza cardiaca cronica in regime di politerapia. - Studio del ruolo del sistema trycat (triptofano-kynurenina e derivati) e della sua modulazione farmacologica sullo sviluppo di patologie neurologiche
Questa linea di ricerca è focalizzata da un punto di vista preclinico e clinico sullo studio delle alterazioni del sistema triptofano-kynurenina in patologie neurologiche quali la sclerosi multipla e il morbo di Alzheimer. Queste valutazioni vengono effettuate su modelli murini ad induzione farmacologia (modello di Encefalomielite autoimmune sperimentale-EAE) e modelli transgenici (topi 3xTg). Inoltre, la valutazione di biomarcatori relativi alla alterata funzionalità del sistema TRYCAT nonché di biomarcatori di stress ossidativo viene effettuata anche in pazienti affetti da morbo di Alzheimer (in collaborazione con il prof Marco Pistis). - Identificazione di correlati neurobiologici associati alle alterazioni delle abilità cognitive nella popolazione pediatrica in epoca post covid19
Questa linea di ricerca clinica, condotta in collaborazione con il gruppo di Psicologia dell’Università di Foggia, è focalizzata sull’analisi di campioni biologici di bambini in età scolare al fine di identificare possibili alterazioni neuroendocrine alla base dello sviluppo di disfunzioni delle abilità cognitive conseguenti alla pandemia da Covid19. - Efficacia di antidepressivi di nuova generazione in pazienti con MDD
Questa linea di ricerca clinica, condotta in collaborazione con il gruppo di Psichiatria dell’Università di Foggia, ha come obiettivo quello di verificare l’efficacia di antidepressivi di nuova generazione in pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore (MDD). - Valutazione dell'efficacia del BDNF in un modello murino di autismo
Questa linea di ricerca preclinica, condotta in collaborazione con l’Università dell’Aquila, si prefigge di testare l’efficacia del BDNF in un modello murino di autismo, al fine di individuare nuovi potenziali approcci terapeutici per questa patologia del sistema nervoso centrale ad elevato bisogno di cura.
PHYS-06/A – Fisica per le scienze della vita, l’ambiente e i beni culturali
Referenti: prof. Giuseppe Perna, prof.ssa Maria Lasalvia
- Bi-functioNal plasma-treated solutions as a new thErapeutiC Tool for cAnceR (NECTAR)
Nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dal programma PRIN-PNRR 2022 del MUR, volto alla messa a punto di processi plasmochimici per la realizzazione di liquidi per infusione/lavaggio ad effetto multimodale (antitumorale e antibatterico) nel trattamento del cancro testa collo, vengono studiati gli effetti dei liquidi suddetti su sistemi cellulari e su tessuti mediante tecniche di spettroscopia vibrazionale (spettroscopia Raman e assorbimento infrarosso). - Spettroscopia vibrazionale per la cito-diagnostica
Tecniche spettroscopiche vibrazionali (spettroscopia Raman e assorbimento infrarosso) e analisi multivariata degli spettri misurati vengono applicati alla discriminazione di campioni cellulari di diverso tipo (in assenza di patologie e con patologie tumorali). - Studio dei ruoli neurocitoprotettivi e differenzianti della melanina su linea cellulare di neuroblastoma
Nell’ambito di una ricerca volta a caratterizzare le melanine prodotte dalla Black Soldier Fly (BSF), sono studiate le proprietà citoprotettive e differenzianti della BSF sulla linea cellulare di neuroblastoma SH-SY5Y. Lo studio si avvale di tecniche di spettroscopia Raman e FTIR, integrate con test di biologia molecolare e cellulare. Inoltre, l'uso di tecniche di analisi multivariata consente di esplorare e discriminare le variazioni biochimiche associate ai potenziali effetti neuroprotettivi della BSF.
BIOS-06/A - Fisiologia
Referente: prof. Giuseppe Cibelli
- Modulazione delle adipocitochine e del sistema oressinergico in condizioni fisiologiche
Influenze esercitate dai neuropeptidi e dalle adipocitochine sulla regolazione delle risposte autonomiche in varie condizioni fisiologiche (incluse quelle legate all’esercizio fisico ed allo sport); Analisi dello spettro di potenza della variabilità della frequenza cardiaca, HRV (Heart Rate Variability). - Effetti di diversi tipi di dieta sullo stato nutrizionale e ossidativo
Effetto della restrizione dietetica sullo stress ossidativo e sullo stato nutrizionale; Valutazione dello stato di nutrizione, le caratteristiche nutrizionali degli alimenti, il loro utilizzo nella dieta. Studio dei fondamenti neurobiologici e neurofisiologici del comportamento e le interazioni tra gli individui e tra individuo e ambiente. - Effetti della Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)in condizioni fisiologiche
Relazione tra propriocezione, memoria e sistema motorio (compresi i cambiamenti indotti dalla stimolazione magnetica transcranica nel controllo corticale).
MEDS-01/A - Genetica medica
Referenti: prof. Maurizio Margaglione, prof.ssa Rosa Santacroce, prof.ssa Maria D’Apolito, prof.ssa Giovanna D’Andrea
- Diagnosi molecolare per patologie genetiche, eseguibili sia in epoca pre-natale che post-natale
Identificazione e caratterizzazione molecolare, in pazienti con malattie patologie genetiche, di mutazioni causative, polimorfismi, fattori di rischio genetici. Il lavoro di ricerca copre diversi ambiti di studio con progetti tra loro complementari. Gli obbiettivi strategici comuni sono nella correlazioni genotipo-fenotipo e nello studio dei meccanismi patogenetici di base delle malattie genetiche utilizzando un approccio multi disciplinare e tecnologie di ultima generazione. Le tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (NGS) recentemente introdotte nella pratica clinica sono in grado di produrre una grande quantità di dati, grazie a di un sequenziamento parallelo e massivo del DNA. Queste tecnologie hanno consentito identificare le basi molecolari di molte malattie mendeliane. L’attività di diagnosi e ricerca coinvolge vari ambiti che vanno dalla Genetica Medica, Citogenetica Classica e Molecolare, Genetica Forense e Genetica Oncologica. - Studio delle cardiomiopatie eredo-familiari a causa genetica nota e non nota
Studio di genetica medica volto migliorare la comprensione delle basi genetiche nelle forme eredo-familiari di cardiomiopatie. Le cause genetiche delle cardiomiopatie eredo-familiari è attualmente estremamente complesso a causa dell’eterogeneità genetica. Spesso le basi molecolari di queste malattie del miocardio sono sconosciute e la classificazione genetica difficile, soprattutto per quanto concerne le cardiomiopatie aritmogene e le dilatative che sono epidemiologicamente le più rilevanti. L’applicazione di tecnologie NGS ha portato a grandi progressi nell’ambito della ricerca scientifica e della diagnostica consentendo di indagare larghe porzioni di genoma e investigare i meccanismi patogenetici di molte malattie mendeliane. L’obbiettivo è quello di migliorare la comprensione delle basi genetiche nelle forme eredo-familiari di cardiomiopatie a causa genetica non nota. - Utilizzo di metodiche NGS per l’identificazione delle alterazioni molecolare responsabili delle forme di angioedema ereditario nC1INH.HAE.
L'angioedema ereditario (HAE) è una malattia genetica caratterizzata dalla comparsa di edemi sottomucosi e/o sottocutanei ricorrenti e transitori, che sono responsabili di gonfiori e/o dolori addominali. Sono stati descritti tre tipi di HAE. Due tipi C1INH.HAE 1 e 2 sono dovuti alle anomalie del gene SERPING1 (11q12-q13-1), che codifica per l'inibitore C1 (C1-INH): il tipo 1 è causato dalla delezione o dall'espressione di un trascritto tronco che causa un difetto quantitativo di C1-INH; il tipo 2 è dovuto a mutazioni puntiformi, che causano un difetto qualitativo di C1-INH. La trasmissione è autosomica dominante. Gli edemi sono causati da un aumento della permeabilità dei vasi sanguigni in risposta all'aumento dei livelli di bradichina da deficit di C1-INH. Il terzo tipo deminato nC1INH.HAE si presenta con la stessa sintomatologia ma ha normali fattori del complemento. ma restano da identificare gli altri difetti genetici. Varianti nei geni del fattore XII (HAE-FXII), angiopoietina-1 (HAE-ANGPT1), plasminogeno (HAE-PLG), kininogen-1 (HAE-KNG1), [15] mioferlina (HAE-MYOF), eparan solfato-glucosamina 3-O-solfotransferasi-6 (HAE-HS3ST6), carbossipeptidasi N (CPN, alias kininasi I), DAB2IP sono state identificate in alcuni pazienti con HAE-nC1-INH. Ma restano da identificare gli altri difetti genetici. - Tremore Essenziale: correlazione tra genotipo e fenotipo funzionale: precision medicine approach
Il tremore è un movimento oscillatorio involontario e ritmico di una parte del corpo, a riposo, posturale o cinetico. Le cause comuni includono tremore essenziale (TE), morbo di Parkinson, distonia, disordini metabolici, tremore indotto da farmaci e tremore fisiologico potenziato. Il tremore essenziale (ET) è uno dei disturbi del movimento più diffusi. Sebbene ET sia un'entità clinica distinta, è spesso diagnosticato erroneamente come il morbo di Parkinson. La diagnosi attuale è esclusivamente clinica e talvolta non differenzia ET da fenocopie simili e altre condizioni associate a tremori. Le cause fisiopatologiche del tremore essenziale sono in gran parte sconosciute l’obbiettivo principale è caratterizzare il fenotipo e genotipo di pazienti affetti da con ET mediante l’utilizzo di tecniche di NGS. L’identificazione di nuove varianti patogenetiche fornirà importanti informazioni sulla correlazione genotipo- fenotipo. - Caratterizzazione di un algoritmo diagnostico finalizzato alla corretta definizione e diagnosi differenziale delle emoglobinopatie
L’insorgenza di patologie associate all’emopoiesi o al metabolismo del ferro possono produrre fenotipi ematologici ed emoglobinici diversi che possono richiedere opportune valutazioni mediante esami supplementari per eventuali diagnosi differenziali. Gli esami genetici in generale, e nel caso specifico quelli per le emoglobinopatie, assolvono principalmente al compito di fornire informazioni utili alla prevenzione e, in questo contesto, il risultato di tali esami potrà avere ricadute immediate oppure a lungo termine. Il concetto di esame genetico è infatti collegato all’ereditarietà dei caratteri e il risultato dell’esame di primo o secondo livello coinvolgerà indifferentemente non solo il singolo soggetto esaminato, ma anche i genitori e i figli, cioè la famiglia. Tuttora, molti pazienti non ricevono una diagnosi corretta , soprattutto per una mancata identificazione di una eziogenesi certa. L’introduzione nella pratica clinica di un approccio diagnostico strutturato e comprensivo di una diagnosi molecolare, permetterà ad un maggior numero di pazienti di sottoporsi a trattamenti farmacologici idonei e specifici al fenotipo clinico, oltre che a poter rientrare in protocolli di prevenzione pre e post-natale.
MEDS-21/A – Ginecologia e Ostetricia
Referente: prof. Stefano Bettocchi
- Applicazione del PRP nella pratica Ginecologica ed Ostetrica
Creazione di un polo di ricerca nell’applicazione del plasma ricco di piastrine nella pratica Ginecologica (Sterilità ed Endometriosi) ed in quella Ostetrica. La ginecologia si farebbe portavoce di una cordata di specialità con interesse comune nell’utilizzo del PRP (Chirurgia, Urologia, Ortopedia, Odontoiatria, Riabiliatzione, etc..). - Sviluppo di nuove tecniche di diagnostica isteroscopica
Stiamo studiando l’applicazione di metodiche isteroscopiche per l’implementazione di nuove metodiche di biopsia dell’endometrio, particolarmente in pazienti sterili ed affette da patologie neoplastice o pre-neoplastiche.
BIOS-13/A – Istologia ed embriologia umana
Referenti: prof. Giorgio Mori, prof.ssa Francesca Posa, dott.Ssa Giuseppina Storlino
- HEAL ITALIA (Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Lab –research, and Integrated Approaches of Precision Medicine) Spoke 4 Task 4.2
La ricerca vede l’utilizzo di tools di analisi al fine di interpretare la stratificazione del rischio, la previsione del tasso di ricadute/recidive e complicanze in tumori, come i tumori testa-collo, e malattie poligeniche. La diagnostica integrata tramite analisi computazionale consentirà di acquisire ed integrare dati digitali, tra cui bio-immagini e dati omici, su scala nazionale, al fine di ottenere percorsi diagnostici innovativi ed economicamente vantaggiosi. Nello specifico lo spoke 4 si prefigge di effettuare analisi di calcolo ad alte prestazioni e la validazione clinica dei dati ottenuti avvalendosi di tecnologie alternative come l’intelligenza artificiale. L’analisi proposta, inoltre, mira a valutare l’impatto dei fattori di stress della prima infanzia nelle malattie oggetto di studio. Obiettivo finale è il perfezionamento del modello di “medicina di precisione”. - Effetti della Polidatina, polifenolo naturale, sul tessuto cartilagineo
La linea di ricerca si propone di analizzare gli effetti della Polidatina, polifenolo naturale precursore del più noto Resveratrolo, sulla cartilagine articolare. Questo glucoside condivide alcune delle proprietà biologiche benefiche pienamente documentate per il Resveratrolo ed è stato dimostrato essere capace di indurre la differenziazione osteogenica delle cellule staminali mesenchimali, come dettagliato nel nostro brevetto di invenzione (brevetto n. 16999PTIT intitolato “Composizioni comprendenti o costituite da Polidatina per uso nel trattamento delle patologie ossee”). Lo studio attuale prevede la realizzazione di esperimenti in vitro, utilizzando colture 3D di condrociti articolari umani isolati da donatori sani ed esperimenti in vivo, avvalendosi del modello murino osteoartritico (Menx-mice) in grado di mimare molti aspetti dei quadri patologici di osteoartrite, oltreché determinare il danno secondario a carico dell’osso. I risultati conseguiti potrebbero suggerire un futuro utilizzo di integratori di Polidatina o alimenti funzionali come valido approccio non farmacologico per la prevenzione dell’osteoartrite o di malattie caratterizzate da alterazioni della cartilagine. - Potenziale effetto anabolico di T-Lys Yal®, derivato dell’acido ialuronico, sul tessuto cartilagineo
Scopo della linea di ricerca è la comprensione degli effetti di T-Lys Yal®, molecola simile all’acido ialuronico coperta da brevetto, sul tessuto cartilagineo. Precedenti risultati, ottenuti in vitro su cellule staminali mesenchimali e condrociti articolari umani, hanno evidenziato come la molecola induca il differenziamento in senso osteogenico e condrogenico. Lo studio include colture 3D di condrociti articolari umani, isolati da donatori sani, per l’identificazione dei meccanismi molecolari innescati da T-Lys Yal® e il modello murino osteoartritico (Menx-mice) per valutare i possibili effetti della molecola anche in condizioni patologiche a carico della cartilagine. L’identificazione di un potenziale ruolo anabolico di T-Lys Yal® sul tessuto cartilagineo potrebbe portare a considerare l'integrazione di scaffold appropriati con il composto oggetto di studio come un'ottimizzazione promettente per la rigenerazione della cartilagine. - Studi preclinici sul modello murino di menischectomia per indagare il ruolo protettivo della miochina Irisina nell’osteoartrite
La linea di ricerca è incentrata sullo studio di Irisina, miochina prodotta dal muscolo scheletrico durante l’attività fisica, e dei suoi possibili effetti su patologie degenerative dello scheletro quali l’osteoartrite. L’azione della miochina sui meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nei processi di differenziamento, proliferazione, senescenza e apoptosi delle cellule del tessuto cartilagineo e osseo sono esplorati tramite l’utilizzo del modello murino di patologia osteoartritica (Menx-mice) trattato con dose intermittente di Irisina. La ricerca mira allo sviluppo di una possibile opzione terapeutica a base di Irisina che possa mitigare il danno osteoartritico a carico dei tessuti cartilagineo e osseo. - Caratterizzazione del fenotipo muscoloscheletrico e del ruolo di Irisina nel modello murino di Alzheimer (3xTg)
Lo studio mira alla comprensione e caratterizzazione del fenotipo muscoloscheletrico nel modello murino affetto da malattia di Alzheimer mediante la realizzazione di analisi istomorfometriche e biomeccaniche; inoltre è indagato il ruolo di Irisina nella manifestazione della patologia. La comprensione dei meccanismi che portano all’insorgenza di queste comorbidità potrebbe permettere di individuare strategie in grado di ritardare e contrastare l’insorgenza delle complicanze muscoloscheletriche nelle malattie neurodegenerative. - Studi di citotossicità in vitro di allineatori ortodontici stampati in 3D
La linea di ricerca punta ad esaminare e comparare i possibili effetti citotossici in vitro di allineatori in resina e bioplastiche in poliuretano stampati in 3D. Lo studio si avvale dell’utilizzo di modelli cellulari, quali cellule staminali mesenchimali da gemma dentale e fibroblasti gengivali umani, coltivati in presenza di frammenti di allineatori stampati in 3D.
MEDS-19/A – Malattie dell’Apparato Locomotore
Referenti: prof. Vito Pesce, prof. Giuseppe Maccagnano
- Studio sperimentale interventistico controllato prospettico randomizzato monocentrico sugli effetti dell’utilizzo di un integratore alimentare a base di peptidi di collagene, astaxantina, trans-reveratrolo e vitamina C in soggetti affetti da tendinopatia della cuffia dei rotatori
Attraverso l’arruolamento dei pazienti, suddivisi in un gruppo studio ed un gruppo controllo, valuteremo l’efficacia della somministrazione di un integratore nei pazienti affetti da tendinopatia della cuffia. I risultati saranno espressi nei diversi follow-ups in termini di riduzione della componente dolore e uno score funzionale.
MEDS-16/A – Malattie odontostomatologiche
Referenti: prof. Lorenzo Lo Muzio, prof. Lucio Lo Russo, prof. Domenico Ciavarella, prof. Filiberto Mastrangelo, prof. Giuseppe Troiano, prof. Alfredo De Lillo, dott.ssa Khrystyna Zhurakivska
- Tecnologie digitali in Odontoiatria
Applicazione delle tecnologie digitali di acquisizione dei dati morfologici intraorali, di progettazione CAD, e di lavorazione CAM per la realizzazione di protocolli e flussi di lavoro interamente digitali, ottimizzati per l’efficacia clinica, l’efficienza gestionale e la sostenibilità. - Patologie potenzialmente maligne del cavo orale e cancro orale
Caratterizzazione clinico-prognostica delle patologie potenzialmente maligne del cavo orale e del cancro orale; ricerca di loro biomarcatori diagnostici e prognostici su varie matrici organiche. - Obstructive Sleep Apnea
Obstructive sleep apnea syndrome (OSAS) is a common sleep disorder caused by the repetitive collapse of the upper airway during sleep interrupting (apnea) or reducing (hypopnea) the flow of air. The Apnea-Hypopnea Index (AHI) is calculated using the mean number of apnea and hypopnea events per hour and defines the severity of OSAS as follows: absence of sleep apnea <5 events, mild sleep apnea from 5 to 15 events, moderate sleep apnea from 15 to 30 events and severe more than 30 events. Continuous positive airway pressure (CPAP) introduced by Sullivan in 1981 [5] is still considered the gold standard treatment for OSAS, especially in severe cases. Septoplasty, tongue reduction, uvulopalatopharyngoplasty and others surgery procedures can be other therapeutic strategies for OSA, although limited to particular cases. Oral appliances, such as mandibular advancement devices (MAD) and tongue-retaining devices, can be an alternative for patients who do not tolerate CPAP. While tongue-retaining devices are not supported by a strong evidence, the use of MAD is considered a valid alternative in OSA patients, since it was demonstrated that it can markedly reduce the AHI and the oxygen desaturation index (ODI), improving patients’ quality of life. - Cranio facial modifications in Orthodontics treatment
Orthodontic functional treatment starts in the first part of evolutive age. The choice of orthodontic functional treatment is due by the best understanding of cranio facial growth, the growth maxillary direction and oral function physiology maturation. The cervical vertebrae maturation stage informs orthodontist about the time of growth of patients. In the last years a lot of functional appliances were proposed to treat malocclusions in both sagittal, vertical and trasversal alteration. Author evaluates the best functional choice to treat the malocclusion. - Experimental Assessment of Damage and Microplastics Release in Clear Aligner Treatment
The widespread adoption of clear aligners in orthodontic treatments in recent years necessitates a more precise examination of the mechanical properties of the devices currently available in orthodontics. Recent studies indicate that aligners, when exposed to the forces exerted during swallowing, undergo fatigue-like phenomena, leading to chip formation and cracks. The cumulative damage results in a compromised fit between the tooth and aligner, which is crucial for the effective execution of orthodontic treatment. Additionally, the formation of chips poses potential risks to patients, as there is a possibility of inadvertently ingesting microplastics that detach from the aligner over time. - Biomarker discovery in head and neck squamous cell carcinoma
Clinical and pathological characterization of head and neck squamous cell carcinoma. Multiomics profiling and biomarker discovery - Head and neck oncological predictive medicine by artificial intelligence Omic analysis (Tematica PNNR HEAL-ITALIA)
Il focus di questo argomento di ricerca è la strutturazione di servizi di Intelligenza Artificiale per correlare dati trascrittomici a singola cellula e dati di Next Generation Sequencing ottenuti da campioni di HNSCC, al fine di definire specifici fenotipi, integrando nuovi dati Omici, dati convenzionali di laboratorio, dati di imaging e dati clinici provenienti da ciascun paziente in nuovi modelli di algoritmo, che consentano la stratificazione del rischio di sviluppare HNSCC. - Applicazioni biotecnologiche delle cellule staminali di derivazione orale
La presente linea di ricerca ha come scopo il confronto in vitro del potenziale rigenerativo di cellule staminali mesenchimali prelevate da distretti intra-orali, stimolarne il differenziamento in senso osteogenico/condrogenico/adipogenico/neuronale, procedendo con la coltura in monostrato e/o con ausilio di scaffolds bioingegnerizzati con geometria ottimizzata, in presenza o meno di prodotti di origine naturale provenienti da processi eco-sostenibili. - Microbiota orale: aspetti clinici e di laboratorio
La disbiosi del microbiota si riferisce alla composizione dell’ecosistema specifico alterata, e lo studio dei disturbi del microbiota orale e intestinale è di grande importanza per esplorare diversi meccanismi correlati alle malattie sistemiche oltre ad essere potenzialmente un co-fattore implicato nell’instaurarsi di un processo di carcinogenesi nella nicchia di residenza. - Studio di innovative superfici in titanio per una nuova generazione di impianti dentali a basso impatto ambientale ed alta efficienza in termini di osseointegrazione
Studio pilota su modello animale di impianti dentali in tibia di pecora. progetto approvato dal comitato etico dell’Università di odontoiatria dell’Havana-Cuba. - Studio di innovative superfici implantari in titanio colorate a basso impatto ambientale ed alta efficienza in termini di osseo-integrazione e perio-integrazione
Studio pre-clinico in vitro sulla crescita ed il comportamento morfologico e biofunzionale di fibroblasti e osteoblasti. - Activation of mast cells by neuropeptides: the role of pro-inflammatory and anti-inflammatory cytokines
Studio pre-clinico sul ruolo pro e anti-infiammatorio di alcune citochine e dei neuropeptidi nell’attivazione delle mast-cellule in oncologia, nelle patologie neuroinfiammatorie e durante i processi di guarigione dei tessuti duri e molli in umano. - Three-dimensional (3d) stereolithographic tooth replicas accuracy evaluation: in vitro pilot study for dental auto-transplant surgical procedures
Studio pre-clinico in vitro sull’accuratezza di repliche stereolitografiche da utilizzare nelle procedure dei trapianti dentali. - BIOMAT 1
Studio clinico sulla preservazione volumetrica delle ossa e dei tessuti molli mascellari in aree estetiche dopo procedure di rigenerazione ossea mediante biomateriali in alveoli post-estrattivi dopo terapia di alveolar socket preservation(asp). - BIOMAT 2
Studio clinico sulla sopravvivenza di impianti dentali e sulla valutazione distomorfometrica dell’osso rigenerato in procedure di preservazione volumetrica delle ossa e dei tessuti molli mascellari in aree estetiche dopo procedure di rigenerazione ossea mediante biomateriali in alveoli post-estrattivi dopo terapia di alveolar socket preservation(asp). - Valutazione biologica delle capacità e potenzialità osteoinduttive di denti estratti dopo demineralizzazione chimica effettuata con un innovativo device tooth transformer
Studio pre-clinico in vitro sulle caratteristiche osteoinduttive del dente estratto dopo trattamento con TT device. inoltre valutazione della crescita ed il comportamento biofunzionale di fibroblasti e osteoblasti. - PRIN 2022 unità di ricerca b “empatia” - valutazione biologica delle potenzialità terapeutiche di un innovativo patch drug-released neutracetico in pazienti
Studio clinico in umano sull’efficacia di farmaci neutraceutici in patologie del cavo orale.
MEDS-25/A - Medicina legale
Referente: prof. Luigi Cipolloni
- La valutazione neurocognitiva del trauma cranico in ambito assicurativo e la
correlazione con le indagini radiologiche
Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di standardizzare e rendere più oggettiva la valutazione in termini di danno biologico (IP) delle sequele relative ai traumi cranici mediante l’ausilio di una serie di test di valutazione neurocognitiva come il Montreal Cognitive Assessment (MoCA), l’Addenbrooke’s Cognitive Examination (ACE-III) e il Frontal Assessment Battery (FAB), al fine di valutare eventuali alterazioni delle funzioni cognitive della persona, con particolare interesse alla memoria, attenzione, linguaggio, funzioni esecutive e orientamento nello spazio/tempo. Tali fattispecie verranno poi confrontate con eventuali immagini TC o RM cranio. Si provvederà pertanto a confrontare le valutazioni in termini di IP ottenute mediante l’ausilio dei test con quelle attribuite in passato a soggetti con anamnesi di trauma cranico mediante l’ausilio delle banche dati assicurative. - Il fenomeno suicidario: studio metodologico mediante autopsia psicologica e
identificazione di marker specifici e loro rilevanza a fini clinici e di prevenzione
Scopo del progetto di ricerca è quello di adoperare l’autopsia psicologica nei casi di suicidio, con il fine di integrare e confrontare i dati emersi con le rilevanze ottenute dalle indagini medico-legali classiche, ovvero il sopralluogo e l’autopsia giudiziaria, raccolte attraverso la casistica dell’Istituto di medicina legale di Foggia. Tramite l’attività medico legale, si propone la somministrazione di una intervista standardizzata ad almeno un conoscente del soggetto deceduto, con l’obiettivo di ottenere, grazie ad una analisi retrospettiva, informazioni utili a comprendere e ricostruire le ragioni influenti sulla morte dal punto di vista neuropsicologico. I dati emersi verranno poi confrontati con i risultati delle indagini medico-legali con finalità descrittiva e preventiva. Inoltre verrà proposta l’autopsia psicologica come strumento di valutazione necessario nei casi di suicidio. - Valutazione del danno biologico e della capacità lavorativa in vittime di infortunistica stradale e/o generale con particolare riferimento alla ricostruzione dell’evento, la correlazione causale tra lesioni e menomazioni ed eventuale loro incidenza sull’insorgenza di patologie psichiche
Il progetto ha lo scopo di fornire una valutazione approfondita del danno subito da individui coinvolti in infortuni stradali o generali, analizzando la relazione causale tra le lesioni fisiche, le menomazioni e le possibili patologie psichiche. Un aspetto centrale del lavoro riguarda la ricostruzione dettagliata dell’incidente per determinare l’incidenza di questi danni sulla capacità lavorativa e sulla salute mentale delle vittime. L'obiettivo finale è fornire una valutazione medico-legale accurata per comprendere appieno le conseguenze a lungo termine degli infortuni. - Diagnosi di asfissia in patologia forense: validazione dei markers immunoistochimici e utilità nella diagnosi differenziale tra differenti modalità asfittiche
Il progetto di ricerca si propone di approfondire la diagnosi di asfissia in ambito forense,
attraverso la validazione di specifici marcatori immunoistochimici. L'obiettivo principale è migliorare l'accuratezza e l'affidabilità della diagnosi di asfissia, nonché di affinare la diagnosi differenziale tra le diverse modalità asfittiche (impiccamento, strangolamento, soffocamento, annegamento, ecc.). Il progetto si concentrerà sulla validazione di marcatori immunoistochimici specifici, in grado di rilevare alterazioni tissutali caratteristiche dell'asfissia, e sull'identificazione di pattern di espressione dei marcatori immunoistochimici, che consentano di distinguere tra le diverse modalità asfittiche. I risultati della ricerca avranno un impatto diretto sulla pratica medico-legale, fornendo strumenti diagnostici più precisi e affidabili per l'accertamento della causa di morte in casi di sospetta asfissia.
MEDF-01/A – Metodi e didattiche delle attività motorie.
Referente: prof. Italo Sannicandro
- Monitoraggio del carico motorio nella pratica motoria e sportiva di giovani e di atleti di èlite
Il monitoraggio del carico esterno ed interno costituisce un attuale tema di ricerca per la riduzione del rischio di infortunio nello sport giovanile ed in quello di èlite/professionistico; attraverso strumentazioni tecnologiche già da tempo in uso o di recente introduzione, la ricerca è improntata a fornire parametri di controllo dell’allenamento e delle performance sia in ambito motorio che sportivo. - La valutazione dell’efficacia di programmi di attività motorie nelle diverse fasce di età e nelle diverse popolazioni
La comprensione relativa all’efficacia dei programmi di attività motorie destinate all’età adulta o alla popolazione giovanile si individua quale attuale topic di ricerca con particolare riferimento alla salute ed all’efficienza fisica. Sia i trend involutivi delle capacità motorie in età evolutiva che il contrasto agli effetti dell’invecchiamento in età adulta ed adulta avanzata, permettono di supportare i professionisti del movimento (chinesiologi, secondo la recente normativa) nella strutturazione di programmi basati su evidenze scientifiche e su popolazioni particolarmente sensibili.
MEDF – 01/B Metodi e didattiche delle attività sportive
Referente: Anna Antonia Valenzano
- Prescrizione dell’attività fisica per il benessere e la prevenzione delle patologie croniche
La ricerca sulla prescrizione dell’attività fisica e valutazione del benessere si concentra sull’ottimizzazione dei programmi di esercizio per migliorare la salute e il benessere complessivo. Gli studi in questo ambito esplorano come personalizzare i regimi di attività fisica per prevenire e gestire malattie croniche, migliorare la composizione corporea e aumentare la performance fisica. Si analizzano anche i metodi di valutazione della composizione corporea e delle funzioni fisiologiche per monitorare e adattare gli interventi, assicurando che i programmi siano efficaci e adatti alle esigenze individuali. L’obiettivo è fornire raccomandazioni basate su evidenze per promuovere uno stato di benessere ottimale attraverso strategie di esercizio mirate - Nutrizione, attività fisica e benessere
Le linee di ricerca in nutrizione, attività fisica e benessere esplorano come l'integrazione di
regimi dietetici e programmi di esercizio possa ottimizzare la composizione corporea e migliorare la salute metabolica. Questi studi indagano l'efficacia di approcci personalizzati per la prevenzione e gestione delle malattie croniche, la promozione della longevità e la qualità della vita. Si concentrano sull'impatto combinato di nutrizione e attività fisica sul benessere psicofisico, analizzando come tali interventi possano ridurre il tessuto adiposo, migliorare la forza muscolare e influenzare positivamente i parametri di salute cardiometabolica. Inoltre, si valutano le risposte metaboliche e ormonali a differenti strategie di esercizio e regimi dietetici, con particolare attenzione alle popolazioni adulte e anziane - Effetti dell’esercizio fisico sulla composizione corporea e la salute metabolica
La ricerca sugli effetti dell'esercizio fisico sulla composizione corporea e sulla salute
metabolica si focalizza su come le diverse forme di attività fisica influenzino le caratteristiche fisiche e le funzioni metaboliche del corpo. Questo ambito di studio esplora come l'esercizio regolare e strutturato possa alterare la distribuzione del grasso corporeo, aumentare la massa muscolare e migliorare vari indicatori di salute metabolica, come la sensibilità all'insulina, i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna. Gli studi in questo campo analizzano le risposte a programmi di esercizio di diversa intensità e durata, e come questi possano contribuire alla prevenzione e gestione di condizioni come l'obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. L'obiettivo è comprendere in dettaglio i meccanismi attraverso cui l'esercizio influisce positivamente sulla composizione corporea e sulla salute metabolica, fornendo così indicazioni pratiche per migliorare la salute attraverso interventi fisici personalizzati
BIOS-15/A – Microbiologia
Referente: dott.ssa Marianna Marangi
- Prevalenza e caratterizzazione molecolare e genetica di microorganismi patogeni gastrointestinali in pazienti con malattie diarroiche
Identificazione, mediante tecniche microscopiche e molecolari, di patogeni gastrointestinali (protozoi, batteri, virus) in soggetti con malattie diarroiche. Studio della prevalenza, caratterizzazione genetica, associazione con fattori di rischio e relazione con il microbiota intestinale. - Caratterizzazione del microbiota intestinale nella popolazione africana
Studio, attraverso tecniche di next-generation sequencing, delle interazioni tra protozoi intestinali e microbiota in soggetti migranti provenienti dai Paesi Africani. Valutazione dei fattori di rischio e confronto con profilo del microbiota intestinale di altre popolazioni. - Microorganismi zoonosici patogeni dall’ecosistema marino: una prospettiva one-health
Identificazione e caratterizzazione genetica di microorganismi patogeni da specie marine e valutazione del rischio zoonosico per la salute umana. - Sequenziamento del genoma del sars-cov-2 da campioni fecali di pazienti positivi a protozoi gastrointestinali
Valutazione dell’associazione tra protozoi gastrointestinali e infezione da SARS-CoV-2 in pazienti autoctoni e stranieri con disturbi gastrointestinali.
MEDS-03/A – Microbiologia e microbiologia clinica
Referenti: prof. Fabio Arena, dott. Felice Valzano
- Sorveglianza ed epidemiologia molecolare dell’antimicrobico-resistenza
Studio di prevalenza delle resistenze agli antibiotici in isolati batterici di importanza clinica tramite l’utilizzo di saggi di microdiluizione in brodo per la determinazione della sensibilità a differenti molecole antibiotiche di nuova introduzione in pratica clinica e successiva analisi del genoma batterico, tramite approccio di whole-genome sequencing, per la tipizzazione molecolare, la caratterizzazione dei geni di resistenza e virulenza e il tracciamento della diffusione di cloni batterici multiresistenti a livello regionale e nazionale. - Studio dell’antibiotico-resistenza all’interfaccia uomo/animale/ambiente
Studio delle relazioni genetiche, tramite approccio di whole-genome sequencing, tra enterococchi isolati da animali da consumo alimentare/fauna marina e isolati di Enterococcus spp. vancomicina-resistenti circolanti negli ospedali causa di infezioni. - Valutazione dell’attività di nuovi antibiotici nei confronti di isolati clinici cresciuti in modelli in vitro di biofilm
Implementazione di modelli di biofilm in vitro che simulano l’endocardite infettiva per saggiare la sensibilità a nuovi antibiotici long-acting in ceppi di Enterococcus spp. vancomicina-resistenti isolati da pazienti affetti da infezioni del torrente circolatorio. - Validazione di nuove tecnologie diagnostiche in microbiologia clinica
Studio in vitro delle prestazioni di un dispositivo medico-diagnostico per il rilevamento e l’identificazione di agenti patogeni selezionati e/o marcatori di resistenza selezionati da brodi di emocoltura, identificati come positivi mediante sistema a monitoraggio continuo, da pazienti che presentano segni e sintomi clinici di infezione del torrente circolatorio. - Valutazione dell’attività di una composizione schiumogena nella prevenzione delle infezioni in ambienti sanitari
Studio della potenziale attività di una composizione schiumogena nel prevenire la formazione di gocce di rimbalzo (droplets) contenenti batteri multiresistenti durante la simulazione della minzione in un modello di wc sperimentale.
MEDS-18/A – Otorinolaringoiatria
Referenti: prof. Michele Cassano
- Ruolo diagnostico-terapeutico della citologia nasale e della immunoistochimica nella patologia naso-sinusale
La citologia nasale è un tool diagnostico economico, non invasivo e di facile esecuzione che, nell’ultimo decennio, è diventato parte integrante dell’iter diagnostico-terapeutico delle patologie naso-sinusali e del loro follow-up. Tale metodica consente di visualizzare e quantificare le cellule infiammatorie che infiltrano la mucosa nasale, con il principale obiettivo di porre una diagnosi differenziale corretta e di guidare le scelte terapeutiche. I nostri studi mirano a definire i diversi endotipi dei pazienti affetti da patologie naso-sinusali e a identificazione dei biomarker tissutali e sistemici di infiammazione. Per raggiungere tali obiettivi, ci avvaliamo non solo la citologia nasale, ma anche di tecniche avanzate come l'istopatologia e l'immunoistochimica, grazie ad un approccio multidisciplinare, che consente di ottenere una visione dettagliata dei meccanismi immunoflogistici e di personalizzare le strategie terapeutiche in base alle caratteristiche specifiche di ciascun paziente. - Reflusso Faringo-Laringeo: diagnosi e trattamento
La Malattia da Reflusso Faringo-Laringeo (RFL) è una condizione clinica su base infiammatoria che interessa il tratto aero-digestivo superiore. Essa risulta correlata all’effetto nocivo (diretto e indiretto) del refluito gastro-duodenale sulla mucosa faringo-laringea, con conseguenti alterazioni morfologiche a carico delle vie aereo-digestive superiori ed insorgenza di molteplici sintomi, tra cui sensazione di bolo faringeo, tosse cronica, raclage, disfonia e faringodinia. Poiché l'incidenza del RFL è in continuo aumento, i nostri studi mirano a perfezionare la comprensione dei meccanismi fisiopatologici che sottendono le manifestazioni cliniche, con l'obiettivo di affinare i metodi diagnostici e sviluppare terapie più efficaci e mirate per i pazienti con sintomi da reflusso extra-esofagei. - Diagnosi e trattamento dei disturbi respiratori del sonno
l nostro filone di ricerca sui disturbi respiratori del sonno si concentra sull'indagine e sulla gestione disturbi respiratori del sonno, come l'apnea ostruttiva del sonno (OSA) e la sindrome da ipoventilazione. Tali disturbi determinano un aumento del rischio cardiovascolare e hanno un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti. L’obiettivo dei nostri studi è comprendere i meccanismi fisiopatologici alla base di tali disturbi, identificando nuovi biomarcatori e fattori di rischio, nonché valutare l'efficacia delle terapie, sia conservatrici che chirurgiche, e il loro impatto sulla qualità di vita dei pazienti.
MEDS-02/A – Patologia Generale
Referenti: prof. Massimo Conese, prof. Sante Di Gioia, dott.ssa Annalucia Carbone
- Modellizzazione ex-vivo di scaffold dermici mediante cellule staminali da tessuto adiposo e monociti periferici
Lo studio si prefigge di modellizzare ex-vivo scaffold dermo-epidermici con cellule ottenute da soggetti donatori di tessuto adiposo e sangue periferico, in collaborazione con l’Unità di Chirurgia Plastica dell’Università di Foggia (SSD MEDS-14/A). Il tessuto adiposo, ottenuto in eccesso dopo liposuzione terapeutica, verrà sottoposto ad una procedura al fine di ottenere la cosiddetta Stromal Vascular Fraction (SVF), arricchita in cellule staminali mesenchimali, con proprietà rigenerative, mentre dallo stesso soggetto verranno prelevate le cellule mononucleate del sangue già attivate in direzione M2, con attività anti-infiammatorie. SVF e monociti M2 vengono quindi seminati in scaffold di rigenerazione dermica, già utilizzati nella pratica clinica, e analizzati a diversi tempi, dopo incubazione con endotossina batterica, per misurare: crescita cellulare (mediante metodica dell’Alamar blue e metodica di incorporazione di un colorante vitale), concentrazioni di citochine infiammatorie e fattori di crescita angiogenetici nel medium condizionato (mediante tecnica ELISA), neo angiogenesi (mediante analisi istochimica e immunoistochimica). Si attende che lo scaffold venga ripopolato da cellule differenziate in senso angiogenetico e che risulti una riduzione dello stato infiammatorio. Il fine ultimo è quello di approntare uno scaffold di rigenerazione dermica che faciliti in vivo la guarigione delle ferite croniche o difficili da guarire. - Studio in vitro di sistemi nanoparticellari e di vescicole extracellulari vegetali per lo sviluppo di nuove formulazioni nutraceutiche
Le vescicole extracellulari (EVs) sono strutture lipoproteiche rilasciate dalle cellule animali e vegetali in grado di veicolare sostanze bioattive tra cui lipidi, proteine, acidi nucleici e altri metaboliti, rendendole più stabili e biodisponibili. EVs isolate da diverse specie vegetali presentano attività anti-tumorale, anti-infiammatoria ed anti-ossidante. Il nostro gruppo di ricerca si occupa della caratterizzazione strutturale e funzionale delle EVs isolate da Brassica oleracea L. (BDVs, Broccoli-derived vesicles). I nostri studi hanno dimostrato che le BDVs esercitano effetti antiossidanti ed antiproliferativi in vitro, su diverse linee cellulari tumorali. Inoltre, abbiamo recentemente condotto uno studio in vitro volto a valutare gli effetti delle EVs derivate da Solanum lycopersicum (TDNVs, tomato-derived nanovesicles) sul processo di riparazione tissutale. I dati raccolti hanno evidenziato come questo tipo di EVs possa avere un ruolo nel processo di riparazione tissutale favorendo la migrazione di linee cellulari di fibroblasti e cheratinociti. Sempre nell’ambito della Nanomedicina, il nostro laboratorio collabora con l’Università di Bari nell’ambito della caratterizzazione di nanoparticelle lipidiche o polimeriche per il delivery di molecole bioattive, come la Curcumina o la Quercetina, rispettivamente al sistema gastroenterico o al sistema nervoso centrale. Questa linea di ricerca mira allo sviluppo di nuovi prodotti nutraceutici, contenenti EVs, per la prevenzione delle malattie infiammatorie e/o degenerative. - Modulazione dell’infiammazione in fibrosi cistica mediante l’utilizzo di sistemi nanoparticellari veicolanti ILOPROST
L’attività di ricerca svolta ha come obiettivo principale risolvere l’infiammazione nei pazienti
con Fibrosi Cistica (FC), infiammazione difficile da eradicare nonostante l’utilizzo dei modulatori della CFTR
per la correzione del difetto di base a carico del canale CFTR. Dopo aver richiesto e ottenuto l’approvazione
del Comitato Etico Locale, l’attività di ricerca si concentra sull’isolamento di cellule epiteliali nasali umane (hNEC) prelevate da pazienti affetti da FC, omozigoti o eterozigoti composti per la mutazione F508del. Tali linee primarie vengono coltivate utilizzando un metodo denominato “Conditionally Reprogramming” che permette, mantenendo una determinata stabilità genomica, una larga espansione di linee cellulari epiteliali primarie. Successivamente, le linee cellulari vengono cresciute all’interfaccia aria-liquido, in modo tale che possano differenziare in epitelio respiratorio. Una volta differenziate, vengono caratterizzate per l’espressione di marcatori specifici, quali il canale CFTR, la proteina ZO-1 (giunzioni strette), la tubulina acetilata (cilia) e MUC5AC (cellule caliciformi); infine vengono stimolate con Lipopolisaccaride (LPS) batterico, per indurre uno stato infiammatorio e trattate con particolari formulazioni, dette Nano-into-Micro (NiM), veicolanti un farmaco antinfiammatorio, l’Iloprost, per modulare l’infiammazione (in collaborazione con l’Università di Palermo). La modulazione dello stato infiammatorio dovuto al trattamento con LPS viene valutata mediante lo studio dell’espressione di citochine infiammatorie, quali IL-1β, IL-6, IL-8 e TNF-α.
PAED-01/A – Pedagogia generale e sociale
Referente: Prof.Ssa Cristiana Simonetti
- La pedagogia e la salute, la sanità e l’OMS: stili di vita corretti, sani e attivi
Dalla Pedagogia della Salute allo Sport, considerando le capacità e abilità di ciascuna persona, le Life Skills e l’apprendimento trasformativo, le fasi dell’apprendimento trasformativo e le fasi di crescita della Persona e dell’età evolutiva in contesti formali, non formali ed informali. Dalla scuola allo sport. Approccio pedagogico ed educativo di educazione allo sport e di pedagogia dello sport. - Il gioco nelle attività motorie e sportive, tra modelli pedagogici ed educativi e la relazione empatica e sociale tra appartenenza e sistemi di appartenenza sociale
Dal significato del gioco, alla storia del gioco, alle finalità del gioco, oltre l’enjoyment. Modelli educativi, responsabilità ed autonomia. Descrizione degli stili di insegnamento, verso l’autonomia e il ben-Essere, nel rispetto dei bisogni della Persona e della Comunità educante. - L’università come luogo di benessere personale, sociale, relazionale e organizzativo. la governance “human centered” e il processo formativo ed educativo. l’intelligenza artificiale tra potenzialità e risorse, rischi e limiti. verso una educazione del digitale, oltre gli algoritmi
Analisi delle Comunità di pratica, della ricerca-azione e delle “best practice” in ambito formale Universitario, per la promozione del benessere. La formazione e la cura, il prendersi cura come ruolo pedagogico ed educativo fondamentale delle Università verso le “humanitas”delle Persone e della Comunità educante. Il benessere multidimensionale e socio-comunitario. L’approccio pedagogico all’intelligenza artificiale (AI), dagli algoritmi e dalla robotica all’intelligenza artificiale in pedagogia (AIED, Artificial Intelligence in Education) e l’AI Safety Summit per cautelare e difendere l’Umano e il progetto educativo “human centered”.
MEDS-11/A – Psichiatria
Referenti: prof. Antonello Bellomo, prof. Mario Altamura, dott. Antonio Ventriglio
- Patofisiologia della schizofrenia
Ricerche sulla patofisiologia della schizofrenia con particolare attenzione alle indagini di neuroimaging funzionale, di valutazione delle funzioni cognitive e del funzionamento psicosociale. Negli ultimi anni ha aderito al network italiano di studio della schizofrenia (NIRP) partecipando attivamente sia all’arruolamento dei pazienti nell’ambito della ricerca multicentrica, sia al follow up degli stessi, sia alla costituzione di un sottogruppo di studio (con altri centri italiani) che si è dedicato allo studio della patologia mediante tecniche di elettrofisiologia. - Interventi farmacologici in psichiatria clinica
Ricerche sugli interventi farmacologici in psichiatria clinica, in particolare in corso di Schizofrenia e Disturbo Bipolare. Negli ultimi anni si è dedicato molto interesse alla valutazione ed allo studio delle collateralità conseguenti ai trattamenti psicofarmacologici, in particolare della Sindrome Metabolica. Notevole interesse ha determinato il monitoraggio clinico dei disturbi metabolici in corso di disturbi psichiatrici. - Valutazione ed interventi in psichiatria sociale
Ricerche in psicologia e psichiatria sociale con maggiore approfondimento su alcune tematiche di questi settori, in particolare: lo studio di problemi psicopatologici e psicosociali nei migranti; l’analisi, il monitoraggio e la prevenzione dei fenomeni di stigmatizzazione e di discriminazione nei confronti dei pazienti affetti da gravi patologie psichiatriche; le nuove patologie conseguenti alle notevoli mutazioni sociali, specialmente in ambito lavorativo. - Studi sui disturbi psicopatologici di genere con particolare interesse a quelli correlati alla Gravidanza ed al periodo perinatale
Numerosi studi dimostrano come tale condizione materna si rifletta in scarse attenzioni alla gravidanza e alla salute del feto (nascita pretermine, basso peso alla nascita, complicanze mediche) oltreché effetti sull’attaccamento madre-bambino, possibili ritardi cognitivi del bambino, alterazioni della regolazione emotiva, ritardo nell’apprendimento scolastico e rischio di depressione in adolescenza pertanto è estremamente importante intervenire quanto più precocemente per tutelare la salute di madre e bambino. Sono stati individuati diversi fattori di rischio e fattori protettivi individuabili sin dalle prime fasi di gravidanza (tra gli altri fattori ostetrici, storia familiare o personale di patologia psichiatrica, disturbi dell’umore nel periodo mestruale, lecomplicanze mediche, il supporto del partner e dei familiari, fattori di vita stressanti, una gravidanza non desiderata o arrivata con difficoltà, o fattori psicologici come la resilienza allo stress). - Medicina psicosomatica
Ricerche nell’ambito della medicina psicosomatica con particolare interesse ai criteri diagnostici; già da alcuni anni infatti ha aderito al GRP (Gruppo di Ricerca in Psicosomatica) con altre Università italiane e straniere con interesse nei confronti dei Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR) e della discussione scientifica internazionale che vi è stata su questo argomento e sulla revisione dei criteri diagnostici del DSM V, in particolare sui Disturbi Somatoformi. Le ricerche in questo ambito sono iniziate da alcuni studi sulla Alexitimia e sono proseguite con studi su altre condizioni mediche indagate dai suddetti criteri. - Patofisiologia della Depressione Late-Onset e dei disturbi comportamentali in corso di Sindromi Involutive
Ricerche in collaborazione con altre discipline (neurologia, geriatria, fisiatria) sulle condizioni fisiologiche e patologiche della popolazione anziana con particolare interesse ai disturbi depressivi late-onset e ai disturbi del comportamento e psicopatologici presenti nelle Malattie degenerative dell’anziano. In tale senso ha aderito al network di studio GreatAge che ha effettuato studi epidemiologici sulla popolazione anziana. - Studi su problematiche psichiatrico forensi
Studi effettuati su pazienti affetti da gravi disturbi mentale ed autori di reato, con particolare attenzione alla valutazione della pericolosità sociale, della aggressività e dei comportamenti violenti. - Le disfunzioni cognitive nei disturbi mentali
Lo scopo della ricerca è quello di individuare quei deficit cognitivi e comportamentali che rappresentano una caratteristica stabile, indipendente dalle fluttuazioni della sintomatologia delle malattie correlandoli alle basi genetiche delle malattie mentali. Deficit cognitivi sono stati osservati anche nei fratelli non affetti dei pazienti, suggerendo che tali deficit possano rappresentare dei fenotipi intermedi più strettamente legate alla all’espressione genica delle malattie. - Le basi genetiche delle malattie mentali
Una strategia efficace, atta ad identificare le basi genetiche delle malattie mentali, è quella di studiare il collegamento tra tali deficit cognitivi (endofenotipi) e alcuni geni candidati, implicati nella cognitività. Un ulteriore scopo della ricerca è quello di individuare, mediante tecniche di imaging e e di neurofisiologia (EEG) i fenotipi intermedi neurofisiologici associati alla schizofrenia e al disturbo bipolare e studiare il collegamento tra tali fenotipi e alcuni geni candidati. - Infiammazione e disturbi psicosomatici
Esiste una forte associazione tra depressione e infiammazione cronica. Studi hanno dimostrato che le persone con depressione maggiore presentano frequentemente livelli aumentati di marcatori infiammatori. Questo suggerisce che l'infiammazione possa non solo essere una risposta allo stress psicologico, ma anche una causa diretta dei sintomi psicosomatici associati alla depressione. - Stimolazione Magnetica Transcranica nei disturbi psichiatrici
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è una tecnica non invasiva che utilizza campi magnetici per stimolare aree specifiche del cervello. Negli ultimi decenni, la TMS è emersa come un'importante opzione terapeutica per diversi disturbi psichiatrici, in particolare per i casi di depressione resistente ai trattamenti convenzionali È una tecnica versatile che viene sempre più esplorata per altri disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo, il PTSD e le dipendenze. Tuttavia, la sua efficacia varia in base al disturbo e al singolo paziente, e sono necessarie ulteriori ricerche per estenderne l'uso clinico e personalizzare i trattamenti. - I disturbi mentali in psicogeriatria
L’invecchiamento della popolazione ha portato a un aumento delle problematiche psichiatriche negli anziani. Queste ricerche si concentrano su disturbi come la depressione, i disturbi d'ansia, la demenza, e i disturbi cognitivi legati all'invecchiamento. Vengono esplorate anche le interazioni tra malattie fisiche e mentali in questa fascia d'età, così come l'uso di trattamenti innovativi. - Identificazione precoce e biomarcatori negli stati mentali a rischio
ARMS (At Risk Mental State) si riferisce a uno stato di vulnerabilità psicologica e biologica che potrebbe precedere lo sviluppo di una psicosi manifesta. Le linee di ricerca sull'ARMS si concentrano principalmente sull'identificazione precoce e sull'intervento nei soggetti a rischio di sviluppare disturbi psicotici, in particolare la schizofrenia. L'obiettivo è prevenire o ritardare l'esordio della psicosi attraverso approcci personalizzati.
M-PSI/08 – Psicologia Clinica
Referente: prof.ssa Annamaria Petito
- Applicazione e studio di efficacia di interventi psicoeducativi e psicoterapeutici innovativi
Valutazione dell’efficacia degli interventi di psicoeducazione emotiva e affettiva nella prevenzione del disagio emotivo e dello sviluppo della psicopatologia in adolescenti e giovani adulti. Valutazione dell’efficacia degli interventi di psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale standard e di nuova generazione (es. interventi basati sulla resilienza e sui punti di forza). - Psicologia Clinica applicata ai setting medici
Studio delle variabili emotive e psicologiche coinvolte nel decorso e negli outcome clinici di condizioni mediche in pazienti afferenti ai setting medici. Trial Clinici sull’efficacia di interventi psicoterapeutici sugli outcome clinici di pazienti con patologie cardiovascolari, dolore cronico e catastrofizzazione del dolore. Trial clinico sull’efficacia del training cognitivo sugli esiti della riabilitazione fisica finalizzata al recupero motorio. - Applicazione del modello biopsicosociale in contesti clinici e non clinici
Analisi delle relazioni tra dimensioni psicologiche (tratti di personalità, coinvolgimento emotive-affettivo, aspetti psicopatologici), componenti biologiche (espressione genica, modulazione neurotrasmettitoriali) e fattori di stress ambientale (es. diagnosi di cancro ginecologico, perinatalità) nella popolazione clinica e non clinica.
MEDS-26/A – Scienze tecniche di medicina di laboratorio
Referenti: prof.ssa Ida Giardino, dott.ssa Sara Cannito, dott.ssa Annamaria Piscazzi
- Promozione e gestione della salute del bambino e dell'adolescente e politiche di salute pubblica
Le attività di Ricerca del “Laboratorio di Scienze tecniche di medicina di laboratorio” si svolgono in vari ambiti, in stretta collaborazione operativa con la Cattedra di Pediatria generale e specialistica, e si articolano in due aree principali integrate tra di loro: Ricerca traslazionale applicata alla clinica, e Ricerca Clinica.
Uno strumento operativo di eccellenza per la promozione e lo sviluppo dei programmi e dei progetti scientifici di ricerca sono le collaborazioni Nazionali ed Internazionali con Istituti e Centri di Ricerca di elevato livello Scientifico (eg: Diabetes Center, Albert Einstein College of Medicine New York; IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” S.Giovanni Rotondo; Pediatric Center, Union of National European Paediatric Societies and Associations-UNEPSA; Division of noncommunicable diseases and child health promotion through the life-course WHO Regional Office for Europe, Network dell’European Pediatric Association, Unione delle Società Nazionali di Pediatria Europee).
Il ruolo centrale dei radicali liberi di ossigeno (free oxygen radicals - ROS), nell’attivare i processi che inducono danno tessutale nel corso di patologie croniche, rappresenta un tema unificante delle ricerche attive presso il “Laboratorio”. In particolare sono stati sviluppati quattro principali filoni di ricerca che riguardano la patogenesi delle complicanze diabetiche, la patogenesi delle complicanze insorte in corso di insufficienza renale cronica, la patogenesi delle complicanze dell’obesità e la patogenesi delle complicanze insorte in pazienti affetti da patologie ereditarie (ie: Prader-Willi).
La linea di ricerca “Promozione e gestione della salute del bambino e dell'adolescente” è integrata e si articola nei seguenti ambiti:
• Caratterizzazione dei meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi delle complicanze micro e macrovascolari indotte da iperglicemia
• Caratterizzazione dei meccanismi molecolari alla base dei processi di memoria glicemica
• Innovazioni terapeutiche nella prevenzione e cura delle complicanze diabetiche
• Caratterizzazione dei meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi delle complicanze micro e macrovascolari indotte da insufficienza renale cronica
• Caratterizzazione dei meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi della progressione del danno renale nell’insufficienza renale cronica
• Innovazioni terapeutiche nella prevenzione e cura delle complicanze vascolari dell’insufficienza renale cronica
• Obesità e sue complicanze in età evolutiva
• Danno vascolare precoce in soggetti insulinoresistenti
• Modelli diagnostici per la valutazione della modulazione della risposta infiammatoria in soggetti con patologie respiratorie
• Ruolo dei radicali liberi nella patogenesi dell’insulino-resistenza e del diabete
• Alterata funzionalità mitocondriale nei pazienti affetti da Prader-Willi
• Studio sulle attività immunomodulanti dei probiotici e sul loro utilizzo nella pratica clinica
• Problematiche nutrizionali e strategie preventive delle malattie non-trasmissibili, dal concepimento al secondo anno di vita (primi mille giorni di vita)
• Studio sulle proprietà terapeutiche derivate da estratti di sostanze di origine vegetale
MEDS-08/C – Scienze tecniche dietetiche applicate
Referente: Dott. Ivan Raffaele Cincione
- Ruolo dello stato di chetosi e della dieta a ridotto contenuto di carboidrati nel reversing della malattia diabetica
La linea di ricerca mira ad individuare il più efficace e sostenibile sul lungo periodo, protocollo operativo clinico-terapeutico per il raggiungimento del reversing nutrizionale glico-metabolico del diabete tipo 2, con particolare riferimento alla riduzione dell’accumulo di grasso ectopico a livello delle beta cellule, a livello muscolare e a livello epatico e contestuale ripristino della funzione secretiva insulinica e di normo sensibilità insulinica periferica. - Ruolo dello stato di chetosi nel trattamento della inflessibilità metabolica mitocondriale in corso di obesità
La linea di ricerca mira ad individuare il più efficace e sostenibile sul lungo periodo, protocollo operativo clinico-terapeutico basato sullo stato di chetosi nutrizionale terapeutica ciclizzata, per il trattamento dell’inflessibilità metabolica mitocondriale, quale momento fisiopatologico fondamentale in corso di ‘obesità, al fine di ottenere uno stabile calo ponderale e la concomitante azione terapeutica delle connesse comorbidità, quale in primis la condizione di insulino resistenza e di flogosi sistemica a basso grado. - Ruolo dello stato di chetosi nutrizionale e della dieta a ridotto contenuto di carboidrati quale terapie nutrizionali-metaboliche adiuvanti in corso di malattie neurodegenerative
La linea di ricerca mira ad individuare il più efficace e sostenibile sul lungo periodo, protocollo operativo clinico-terapeutico adiuvante basato sull’azione positiva esercitata dal betaidrossibutirrato sulla bioenergetica neuronale in corso di malattia di Parkinson e Alzheimer. - Ruolo dello stato di chetosi nutrizionale e della dieta a ridotto contenuto di carboidrati quale terapie nutrizionali-metaboliche adiuvanti in corso di neoplasia
La linea di ricerca mira ad individuare il più efficace e sostenibile sul lungo periodo, protocollo operativo clinico-terapeutico adiuvante basato sull’azione esercitata dal betaidrossibutirrato in corso di malattia neoplastica, al fine di contrastare la perdita di massa muscolare ( sarcopenia ) e al tempo stesso di esercitare una azione metabolico-nutrizionale sfavorevole allo sviluppo della massa neoplastica. - Ruolo del supporto metabolico nutrizionale precoce in corso di malnutrizione e sarcopenia
La linea di ricerca mira ad individuare il più efficace e sostenibile protocollo operativo clinico-terapeutico basato sull’intervento metabolico-nutrizionale precoce in corso di malnutrizione e sarcopenia di varia eziologia, attuato mediante co-somministrazione dell’integrazione proteico-amminoacidica e di sostanze nutraceutiche ad alto poter antinfiammatorio e antiossidante, al fine di ridurre la condizione di flogosi sistemica e stimolare l’anabolismo proteico.
MEDS-26 – Scienze tecniche mediche applicate
Referenti: dott.ssa Teresa Stefania Dell’endice, dott. Lorenzo Sanesi
- PNRR HEAL ITALIA” Spoke 4 – 4 D Precision Diagnostics e Spoke 7 – Prevention Strategics
La ricerca prevede l’individuazione di nuovi marcatori diagnostici e prognostici non invasivi del tumore testa collo, ai fini di una diagnostica di precisione e attuazione di strategie di prevenzione. Studio di: livello di espressione, meccanismo di rilascio e potenziali effetti biologici delle microvescicole (MV) tumorali nei pazienti con cancro della testa e del collo per stabilirne il potenziale ruolo diagnostico e prognostico. - Studi di citotossicità in vitro di allineatori ortodontici stampati in 3D
La linea di ricerca punta ad esaminare e comparare i possibili effetti citotossici in vitro di allineatori in resina e bioplastiche in poliuretano stampati in 3D. Lo studio si avvale dell’utilizzo di modelli cellulari, quali cellule staminali mesenchimali da gemma dentale e fibroblasti gengivali umani, coltivati in presenza di frammenti di allineatori stampati in 3D.
MEDS-26/D Scienze tecniche mediche e chirurgiche avanzate
Referente: prof. Nicola Cirillo
- Reconciling the pathophysiology and epidemiology of cancer
Questa linea di ricerca si concentra sull'analisi delle dinamiche epidemiologiche che si verificano come conseguenza degli avanzamenti molecolari nello sviluppo delle neoplasie - Oral precursor lesions, overdiagnosis and oral cancer
Questo progetto collaborativo cerca di ridefinire il concetto di precancerosi orale e rivisita il ruolo dei disturbi potenzialmente maligni orali (OPMD) come via per la diagnosi precoce del cancro orale - Unveiling the early events in oral squamous cell carcinoma
Questa linea di ricerca si propone di prevedere la presenza del carcinoma a cellule squamose orali utilizzando markers salivari, tra cui microRNA comunemente disregolati nei
campioni di OSCC
STAT-03/B – Statistica sociale
Referente: prof.ssa Laura Antonucci
- Analisi di dati simbolici per la costruzione di indicatori di performances
Mediante analisi fattoriale multivariata è possibile costruire strumenti di data visualization in grado di sintetizzare fenomeni molto complessi come la customer satisfaction dei passeggeri o di dei pazienti di un ospedale. - Stimatori PLS PM di ordine superiore
Utilizzo di stimatori PLS PM di ordina superiore per la costruzione di indicatori sintetici basati su variabili latenti. Le dash board basate su questi indicatori multilivello possono essere utili per misurare l’impatto delle politiche e le performance di grandi organizzazioni come ospedali o università. - Analisi di dati di tipo clinico
Mediante l’utilizzo di modelli statistici complessi è possibile analizzare le relazioni causali fra i parametri clinici rilevati. Mediante tecniche non parametriche i risultati ottenuti da alcuni studi clinici vengono analizzati per verificare l’efficacia delle tecniche operatorie o dei percorsi diagnostici usati.