ll CdDR è focalizzato sull'analisi dei sistemi di welfare generativo come strumenti abilitanti di benessere e adotta un approccio interdisciplinare che fa riferimento agli strumenti epistemologici e metodologici degli Innovation Studies. L’approccio interdisciplinare mira a colmare il divario tra professioni mediche e scienze umane e sociali con lo scopo di sviluppare nuovi frameworks per la promozione del benessere. In questa prospettiva, le medical humanities (MH) rappresentano l’espressione di una responsabilità collettiva, che chiama in causa i sistemi politici di welfare e il rapporto costi/benefici/benessere di comunità. Con l’obiettivo di sviluppare ricerche innovative e formare professionisti capaci di produrre analisi e sviluppare strumenti e policies per l’empowerment delle comunità e la promozione dell’equità e dell’inclusione sociale, il CdDR affronta tematiche sia inerenti la formazione e l’esercizio professionale in ambito sanitario, sia relative al ruolo e ai compiti di coloro che progettano il sistema e gli strumenti per la tutela della salute. A tal fine, individua nel “benessere diffuso a corrispettivo sociale” una prospettiva per la definizione di un vero e proprio ecosistema della salute, incentrato sul binomio benessere + ambiente.
Aree Tematiche:
ll CdDR si concentra sullo sviluppo di competenze per l'elaborazione, promozione e introduzione di strumenti incentrati sulla condivisione, la partecipazione e l'empowerment, sia a livello locale che in contesti multiculturali. Si tratta di competenze che mettono in correlazione i fabbisogni dei territori (espressi tramite le interazioni comunicative tra P.A. aziende e mondi del lavoro) con gli ambiti della ricerca scientifica. In particolare, il CdDR mira a stabilire un legame tra i temi della cittadinanza sociale e le questioni relative alla
gestione dello spazio pubblico, assegnando al welfare una dimensione generativa peculiare, utile per azioni, processi e strumenti di governance incentrati su sistemi innovativi di intelligenza collettiva, con particolare riguardo allo sviluppo delle tecnologie digitali e ai sistemi di AI.
Obiettivi Formativi:
In linea con le politiche europee e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite il CdDR sviluppa progetti innovativi e coordina attività di raccolta ed elaborazione di dati adottando un approccio interdisciplinare che integra scienze umane, sociali e della salute. Per rispondere ad esigenze espresse o latenti dei sistemi territoriali nel loro insieme, rivolge specifica attenzione allo sviluppo di soluzioni innovative per:
- ridurre le disuguaglianze territoriali e migliorare la coesione sociale ed economica
- promuovere strumenti digitali per migliorare e potenziare la comunicazione e l'accessibilità in ambito sanitario
- favorire l’inclusione sociale e e l'equità nell'accesso alle cure mediche, incoraggiando la conoscenza e l'applicazione delle Medical Humanities (MH) nelle pratiche di cura e nei programmi di formazione dei professionisti della salute
- favorire una maggiore connessione tra il sistema sanitario e la rete delle imprese sociali.
A tal fine, gli obiettivi formativi di questo CdDR insistono tanto sulla necessità di assicurare una connessione fruttuosa tra il mondo della ricerca e il sistema produttivo e dei servizi, sia pubblici che privati, quanto sulla indispensabilità di figure professionali altamente specializzate in grado di elaborare modelli innovativi di MH e welfare generativo territoriale, sostenibili e money saving, in grado di capitalizzare in chiave ecosistemica i risultati delle ricerche scientifiche.
Attività Didattiche:
Le attività didattiche sono progettate, organizzate ed erogate privilegiando modalità dialettico-laboratoriali.
In particolare, grande attenzione viene dedicata alla metodologia della ricerca, che, al di là delle specificità disciplinari, deve rispondere a requisiti accreditati e riconosciuti dalla Comunità Scientifica nazionale ed internazionale. A tal scopo, molte delle attività seminariali sono dedicate alla metodologia della ricerca, e s prattutto ai mixed-methods, quale occasione per integrare i diversi strumenti di ricerca, ma soprattutto per sviluppare nuovi paradigmi coerenti con l’approccio interdisciplinare fondato sugli Innovation Studies. Altre attività seminariali e laboratoriali sono aperte alle richieste specifiche degli studenti, anche in ragione di problematiche inerenti i singoli progetti di ricerca. L’organizzazione di seminari e laboratori ad hoc permette si creare condivisione, ovvero anche dimostra come la ricerca scientifica sia un campo aperto, pronto ad accogliere idee, sollecitazioni, soluzioni e dubbi, cioè a trasformare una domanda di ricerca nella possibile soluzione di un problema.
Le attività di Terza Missione riguardano principalmente la capacità di dialogare con diverse figure professionali (prevalentemente ma non esclusivamente dei settori della sanità, della PA e del mondo scientifico). Tali attività privilegiano l’integrazione delle conoscenze da vari campi disciplinari del CdDR con l’intenzione di contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza dell'importanza delle MH e per favorire le relazioni comunicative e più strette collaborazioni tra le diverse discipline coinvolte nella cura e nella promozione della salute. L’interdisciplinarietà è la parola chiave, dunque, per la valutazione dei risultati della ricerca, per l'identificazione e la proposta di innovazioni tecnologiche a fini scientifici, e non da ultimo per l’attività di r cerca applicata nelle PA, principalmente locali e al mondo delle imprese del terzo settore (TS).